Da circa un mese aveva iniziato i lavori edili di completamento di “Casa Allegra – Museo del Vino” di Riposto, in provincia di Catania, ricevendo due “avvertimenti” nel cantiere, allorquando il giovane imprenditore è stato avvicinato da un architetto dell’Ufficio Tecnico comunale di Riposto, incaricato all’istruzione delle pratiche edilizie, che si è presentato con un messaggio per conto di “…terze persone…” che avrebbero potuto garantire la sicurezza dell’area dietro la corresponsione di una “…somma di denaro…” e l’assunzione di due operai. Contestualmente i lavori, a causa di uno strano rallentamento burocratico nato proprio dall’ufficio dell’architetto, hanno subito una interruzione. Ciò non è sfuggito all’intuito investigativo dei Carabinieri che, per prassi, monitorando i lavori pubblicihanno avviato le indagini supportandole contemporaneamente con una attività di natura tecnica ed una basata su dei servizi di osservazione e pedinamento dei personaggi coinvolti che hanno permesso, nella tarda mattinata di oggi, di sorprendere ed arrestare il funzionario D.F.G. e un altro soggetto con precedenti di polizia, D.G., immediatamente dopo aver intascato una tangente di 350 euro dalle mani dell’imprenditore, cifra che sarebbe dovuta essere corrisposta mese per mese ai taglieggiatori. I due uomini, dopo le formalità di rito, sono stati rinchiusi nel carcere di Catania Piazza Lanza con l’accusa di estorsione in concorso.
Riposto, due arresti per estorsione aggravata
pubblicato il 25 maggio 2015 alle 16.23
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