Giornata intensa anche quella di oggi per il sindaco Roberto Bonaccorsi e la Commissione Bilancio. Questa mattina in Municipio è in programma l’audizione del Collegio dei revisori dei conti che ad oggi non ha accorra acquisito tutta la documentazione contabile. Sarà sentita anche la segretaria generale Rossana Manno. La commissione intende acquisire agli atti anche le ricognizioni contabili dei dirigenti delle aree tecniche e amministrative. Oggi pomeriggio, a partire dalle 18, invece, la seduta straordinaria del Consiglio comunale. Cresce, intanto, l’attesa per il comizio di domani sera, alle 20, in piazza Duomo del sindaco Roberto Bonaccorsi che denuncia un “attacco alla democrazia”.
«Vado in piazza – afferma il primo cittadino giarrese – perché i cittadini capiscano che questo dev’essere il momento dell’unità per vincere la battaglia più grande: quella contro chi pensa che Giarre e le istituzioni pubbliche siano uno strumento da usare per i propri interessi. Abbiamo agito con innovazione e trasparenza su piano regolatore generale ed avviato una vera riforma della struttura burocratica del Comune, ma questi atti sono stati vissuti da qualcuno come un oltraggio. La politica ed i cittadini non possono stare a guardare: il nostro orgoglio ed il valore della democrazia sono sotto attacco».
E sull’inedito comizio di domani sera interviene anche l’Ula Claai con il suo presidente Diego Bonaccorso, che, attraverso una nota, afferma: “alla luce degli eventi che apprendiamo dai media e dai social, vorremmo esprimere il nostro augurio che il tutto possa rientrare al più presto nei canoni della normalità, salvaguardando l’immagine della nostra Città e consentendo alla Città, ed in particolare al mondo produttivo, di proseguire il suo cammino di crescita e di sviluppo sociale ed economico.
Certamente saremo presenti ad ascoltare il suo comizio di venerdì sera, che sarà utile per conoscere lo “stato dell’arte” del Comune e le difficoltà fino ad oggi affrontate (ombre sul protocollo … burocrazia fuori controllo…ecc…) augurandoci che le sue parole possano far scaturire in tutta la cittadinanza quello “scatto d’orgoglio”, e quella “rivolta etica e politica” tanto auspicata”.