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Via libera al Parco Archeologico di Naxos

Via libera al Parco Archeologico di Naxos

Il Governo regionale, con un apposito decreto, ne ha finalmente autorizzato l’istituzione. Oltre alla prima colonia greca di Sicilia, del nuovo ente faranno parte anche Taormina ed i paesi della Valle dell’Alcantara, con in testa Francavilla di Sicilia, in quanto accomunati da trascorsi ellenici

Quando, tra cinque anni, il riconfermato sindaco di Giardini Naxos, Nello Lo Turco, dovrà scrivere la storia di questo suo secondo mandato amministrativo, inizierà sicuramente dal capitolo riguardante l’istituzione del Parco Archeologico, decretata nelle appena trascorse ore dalla Regione Siciliana. Trattasi, infatti, del primo importante risultato conseguito dal coriaceo politico giardinese in questa appena iniziata sua seconda gestione di Palazzo dei Naxioti.

Nella recentissima campagna elettorale, peraltro, proprio il Parco Archeologico di Naxos era stato uno dei “cavalli di battaglia” del candidato Lo Turco: «Vogliamo sottrarlo alla Regione Siciliana – ha più volte ribadito quest’ultimo nei suoi comizi – e renderlo autonomo». E così è stato.

Oltre alla prima colonia greca di Sicilia, il nuovo ente coinvolge anche i centri limitrofi e viciniori in quanto in qualche modo accomunati da un passato ellenico, che ha preso le mosse, nel 735 a. C., proprio dallo sbarco a Naxos dei colonizzatori calcidesi guidati da Teocle. Il territorio del nuovo Parco Archeologico, che si aggiunge agli altri due esistenti in Sicilia (ossia quello della Valle dei Templi di Agrigento e quello di Selinunte), si estenderà dunque da Taormina (sede del monumentale Teatro Greco) alla Valle dell’Alcantara, che ha nel Comune di Francavilla di Sicilia il principale riferimento di grecità, come testimoniano i numerosi reperti archeologici affiorati dal sottosuolo francavillese a partire dalla fine degli Anni Settanta ed oggi custoditi in parte nella prestigiosa sede del Museo “Paolo Orsi” di Siracusa ed in parte nel locale Antiquarium di Via Liguria.

Il primo cittadino giardinese, Nello Lo Turco (nella fotocomposizione), nell’annunciare con sommo compiacimento il raggiungimento dell’importante traguardo, per il quale si batte da diversi anni, ha in particolare sottolineato che «il nuovo Parco Archeologico avrà autonomia gestionale ed economica»: ciò significa che, così come altri organismi di questo tipo, esso dovrà dotarsi di un Consiglio d’Amministrazione, probabilmente costituito dai rappresentanti o dai delegati dei vari Comuni interessati (Giardini Naxos, Taormina, Francavilla di Sicilia, ecc.), nonché di una struttura operativa di cui potrebbero far parte giovani laureati ed esperti in discipline attinenti alla Storia Antica ed all’Archeologia.

Non resta che augurarsi che il nascituro Parco Archeologico di Naxos possa una volta per tutte mettere “a sistema”, anche a fini turistici, il significativo patrimonio storico-culturale espresso dal comprensorio ricadente tra il Taorminese e la Valle dell’Alcantara.

Rodolfo Amodeo

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