Giardini Naxos in piena emergenza rifiuti -
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Giardini Naxos in piena emergenza rifiuti

Giardini Naxos in piena emergenza rifiuti

Nel bel mezzo della stagione turistica, cassonetti traboccanti e persino escrementi e carcasse di animali morti disseminati per le strade sono il triste “biglietto da visita” della prima colonia greca di Sicilia. Il sindaco Nello Lo Turco, temendo anche inconvenienti di natura igienica, ha provveduto a denunciare l’imbarazzante situazione all’ufficiale sanitario e, stante l’incapacità dell’Ato ad intervenire, pensa seriamente di affidare la pulizia straordinaria del paese ad una ditta privata

A Giardini Naxos, in questi giorni di calura estiva e di aumento delle presenze turistiche, la “solita” emergenza rifiuti ha raggiunto livelli oltremodo scandalosi, al punto che il sindaco Nello Lo Turco si è appellato all’ufficiale sanitario, cui il primo cittadino naxiota ha inoltrato un’apposita relazione che evidenzia lo stato di degrado, spesso ai limiti dall’insalubrità, regnante in tutto il paese.

E per una cittadina che ha nel turismo il principale “appeal”, non è certo un buon biglietto da visita presentarsi al mondo con cassonetti traboccanti di immondizia e rifiuti vari sparsi per le strade.

Eppure anche gli abitanti di Giardini Naxos pagano i vari balzelli (Tasi, Tari, ecc.) per avere diritto ad un regolare e dignitoso servizio di raccolta e smaltimento che la società Ato dovrebbe garantire. Anche quella (la “Messina 4”) avente sede nella frazione taorminese di Trappitello, così come tutte le altre Ato operanti in Sicilia, dovrebbe avere le ore contate per essere sostituita da una “A.R.O.” (Ambito di Raccolta Ottimale), ossia un’aggregazione di Comuni più ristretta, che vedrebbe Giardini Naxos “alleata” con i vicini centri di Castelmola, Letojanni, Gallodoro, Mongiuffi Melia e Gaggi. Ma intanto, nel pieno della stagione turistica, la prima colonia greca di Sicilia non può certo attendere la costituzione del nuovo soggetto societario, che richiede i suoi tempi giuridico-burocratici incompatibili con la più che mai impellente necessità di ridare decoro ed igiene alla cittadina turistica. Il sindaco Lo Turco, dunque, sta accarezzando l’idea di chiedere alla Prefettura un’autorizzazione a poter procedere autonomamente, affidando ad una ditta privata il servizio di pulizia straordinaria del centro abitato.

Da notare che, proprio in questi giorni, pure il neo eletto sindaco del vicino Comune di Graniti, Paolino Lo Giudice, ha usato toni forti nei confronti dell’Ato di Trappitello, minacciando addirittura di denunciare quest’ultima per interruzione di pubblico servizio.

Tornando a Giardini Naxos, nel frattempo si registrano, ovviamente, i malumori dei cittadini, tra cui quelli, pervenuti anche alla nostra redazione giornalistica, riguardanti la mancata pulizia di una stradina del quartiere Recanati, ubicata nelle immediate adiacenze di una delle tante esclusive strutture ricettive e di ristorazione della zona, in queste settimane frequentate da migliaia di turisti, molti dei quali d’alto bordo.

«Come si evince chiaramente dalle foto che allego – ci ha scritto il cittadino giardinese – in questa stradina, pavimentata dal Comune per consentire l’accesso alla spiaggia, fanno bella mostra di sé sacchetti di immondizia depositati in ogni dove, escrementi di animali e persino la carcassa di una colomba! Ebbene: cinque giorni fa ho segnalato telefonicamente tale incresciosa situazione agli uffici dell’Ato, che mi hanno assicurato il pronto intervento dei loro operatori. Sta di fatto che ancora qui non si è visto nessuno, con il conseguente peggioramento dello stato di sporcizia e delle condizioni igienico-sanitarie. Visto che questi servizi li paghiamo regolarmente e profumatamente, ritengo che ad essi si abbia automaticamente diritto, anziché doverli sollecitare e, come se non bastasse, senza ottenere risultati».

Rodolfo Amodeo  

 Emergenza rifiuti anche sul lungomare di Giardini Naxos

FOTO: nelle immagini principali alcuni degli scatti, inviatici da un cittadino, sulla sporcizia ed il degrado (tra cui una colomba morta) del quartiere Recanati; in basso l’emergenza rifiuti sul lungomare Tysandros fotografata da alcuni esponenti della lista civica “Agorà 2015”

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