Nella frazione acese di Scillichenti nei giorni 7, 8 e 9 agosto scorsi ha avuto luogo la 2° edizione della “Festa del Limone” a cura di un comitato della locale chiesa madre intitolata a Maria Santissima del Rosario di Pompei, presieduto dal parroco, don Paolo Giurato. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Acireale e inserita nel calendario AcirealEstate 2015, ha riscosso successo anche se le condizioni atmosferiche non sono state favorevoli e merita la massima attenzione perchè organizzata da una parrocchia e per il suo alto scopo: la valorizzazione di un prodotto locale, il limone.
Coltura che nell’area jonico-etnea è stata fino alla fine degli anni ’90 del secolo scorso l’attività economica di gran lunga prevalente e remunerativa che vari fattori, poi, riconducibili alle malattie delle piante e a una limitata o inefficace politica nazionale di protezione del prodotto, ha portato a una minore commercializzazione e, quindi, a bilanci negativi per gli agricoltori.
La tre giorni di festa ha posto la massima attenzione sul nostro limone con stand dove sono stati messi in evidenza i suoi possibili utilizzi nella cucina, pasticceria, gelateria. Stand dove è stato possibile gustare arancini al limone, dolciumi e sorbetti al limone, panini imbottiti con polpette di carne arrostita su foglie di limone, ed altro ancora. La manifestazione è stata presentata alla stampa venerdi 7 agosto alle ore 12,00, dal sindaco Roberto Barbagallo e da alcuni componenti il comitato, tra cui citiamo l’avv. Salvatore Cavallaro e il consigliere comunale Giuseppe Ferlito, dottore commercialista. Nel suo intervento durante la conferenza stampa il consigliere Ferlito ha sottolineato l’operosità del comitato, composto anche da giovani, nel promuovere un prodotto locale, il più coltivato nella frazione, il suo impiego, la sua commercializzazione. “Evidentemente – ha concluso Ferlito – un Consorzio di tutela del nostro limone con un marchio IPG o similare, e un idoneo sistema cooperativistico tra i vari produttori potrà meglio fare sperare in una rinata e sana economia di produzione e commercializzazione del prodotto per valicare anche i confini nazionali”.
Il sindaco Barbagallo ha subito messo in evidenza l’interesse della sua amministrazione per il tema del “limone” presentato e sostenuto dalla frazione di Scillichenti, frazione che con i suoi 1.600 abitanti è la sesta del Comune, dato che l’economia del territorio acese è basata oltre che sul turismo e i beni culturali, anche sull’agrumicoltura con in testa il limone e il suo “verdello”. Per la cronaca aggiungiamo ancora due cose. La prima: le tre serate sono state allietate da giochi per bambini, canti e balli. La seconda: nel salone parrocchiale è stato allestito un mini museo dell’arte contadina.
Camillo De Martino