Riposto, Michele D’Urso spiega (?) il suo comportamento -
Catania
14°

Riposto, Michele D’Urso spiega (?) il suo comportamento

Riposto, Michele D’Urso spiega (?) il suo comportamento

Oggi abbiamo ricevuto e pubblichiamo una lettera del vice presidente del Consiglio comunale di Riposto indirizzata al presidente dello stesso Civico Consesso affinché la stessa, come accaduto, la leggesse in aula (vista l’assenza di oggi, giovedì 13, di D’Urso alla seduta di Consiglio) e che cerca di spiegare il suo atteggiamento in occasione del caso “diretta streaming” con gli attivisti del MoVimento 5 Stelle.

«Al Presidente del Consiglio Comunale,

È inutile precisare che esiste sempre l’altra faccia della medaglia.
Il mio atteggiamento non è scorretto e non è una sfida, ma è una risposta agli attacchi fisici e verbali subiti, non è vero che ho strattonato i presenti e fatto cadere il telefonino a un ragazzo, ma è vero che diversi attivisti del M5S hanno fatto “muro” contro la mia persona con aggressioni verbali e offensive e impedendo la mia libertà di movimento, mentre occupavano abusivamente l’aula consiliare nonostante l’invito a uscire considerato che era chiusa al pubblico.
È ovvio che i momenti di tensione possono portare a delle reazioni di difesa e ho agito a tutela della legalità e contro l’illiceità degli atti compiuti senza opportuna autorizzazione del Consiglio Comunale poiché alcuni attivisti del M5S stavano collegando alla rete elettrica un cavo.
Anche il Segretario Comunale, accortosi di quando stava accadendo, ha invitato il signore del M5S ad uscire dall’aula Consiliare perché non autorizzato e perché illegalmente procedeva a collegare il cavo elettrico. Nient’ altro da aggiungere, a parte che è giunto il momento di procedere per le vie legali, considerato anche che i Vigili Urbani intervenuti hanno constatato il collegamento dei due cavi, e hanno provveduto in via cautelare a tenerli in custodia.
In merito alle dirette streaming del Consiglio Comunale trasmesse in rete senza da alcuni attivisti del M5S nessuna autorizzazione da parte del Consiglio Comunale e delle persone interessate, il “Garante parere del 2002 “ ritiene che è obbligo informare i partecipanti della seduta consiliare dell’esistenza delle telecamere e della diffusione delle immagini in rete e inoltre si devono specificare le ipotesi in cui si renda necessario limitare le riprese di volta in volta in funzione agli argomenti da trattare particolarmente “delicati “ . Per tale motivo è chiaramente necessario che le riprese siano soggette a previa regolamentazione.
Ritengo che non si possono trasmettere in rete discussioni del Consiglio Comunale che riguardano fatti su persone assenti, riferimenti alla vita privata, fatti personali ritenuti riservati, e pertanto presumo che siano state commesse delle violazioni della legge.

Riposto 13.03.2014 Michele D’Urso».

Nella foto la protesta civile degli attivisti del MoVimento 5 Stelle di questa sera sotto il Municipio

Potrebbero interessarti anche