Controlli ad Acireale, Aci Catena, Mazzarrone e Caltagirone: chiuse 3 aziende e trovati 21 lavoratori in nero -
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Controlli ad Acireale, Aci Catena, Mazzarrone e Caltagirone: chiuse 3 aziende e trovati 21 lavoratori in nero

Controlli ad Acireale, Aci Catena, Mazzarrone e Caltagirone: chiuse 3 aziende e trovati 21 lavoratori in nero

I carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Catania, con l’apporto degli Ispettori del Lavoro civili e su concorde impulso del Direttore Territoriale del Lavoro, nell’ultima settimana hanno polarizzato le attività ispettive al contrasto al “caporalato” e al lavoro nero nel settore agricolo.

I controlli svolti nei territori di Acireale, Aci Catena, Mazzarrone e Caltagirone hanno dato “purtroppo” ancora risultati significativi nell’emersione del “lavoro nero”, a riprova che questa pratica odiosa e vessatoria si è ormai diffusa a macchia d’olio. L’impegno dell’Arma è quello di esprimere il massimo sforzo per fare rientrare nel rispetto delle regole coloro che impegnano forza lavoro: per tutelare gli stessi  lavoratori e quegli imprenditori che seguono la via dell’osservanza, al fine di garantire una libera e corretta concorrenza. Anche in questo caso sono stati impegnati i rispettivi Comandanti delle Stazioni territoriali che hanno dato un apporto imprescindibile all’attività informativa esperita preventivamente dai militari del NIL di Catania.

Durante i controlli in una prima azienda, nell’agro di Mazzarrone, sono stati sorpresi in attività di manutenzione delle serre 15 lavoratori in nero su 15 presenti, tutti italiani; in una seconda azienda, nell’agro di Caltagirone, sono stati individuati in attività di cura delle viti 3 lavoratori in nero su 3 presenti (due rumeni e un bulgaro); in una terza azienda, nell’agro di Aci Catena, è stato trovato, intento in attività di concimazione di alcune piante, 1 lavoratore in nero su 3 presenti, tutti italiani.

Pertanto, non essendoci possibilità di compromissione dei raccolti, tutte e tre le aziende sono state sottoposte a sospensione dell’attività imprenditoriale, con conseguenti multe di 1.950 euro per ogni sospensione e una maxi sanzione di 4000 euro per ogni singolo lavoratore scoperto in nero, oltre alle sanzioni per le giornate  lavorative in nero dichiarate dai lavoratori a verbale sul posto. Altri 2 lavoratori in nero sono stati sorpresi  in altre 2 aziende ispezionate.

Nel complesso sono state controllate 6 aziende prevalentemente dedite alla raccolta di uva; scoperti 21 lavoratori in nero su 27 posizioni lavorative vagliate (18 italiani, 2 rumeni, 1 bulgaro); sospese 3 attività imprenditoriali ed elevate della sanzioni amministrative per 120.000 euro.

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