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Randazzo, “L’Etna è un vulcano buono o cattivo?”

Randazzo, “L’Etna è un vulcano buono o cattivo?”

Alla domanda ha risposto una conferenza con l’attiva presenza del vulcanologo Boris Behncke, che ha “raccontato” ai presenti il vulcano nei suoi molteplici aspetti e manifestazioni

A Randazzo, nello storico quartiere randazzese di San Martino, presso l’ex chiesetta dell’Agonia, si è tenuta la conferenza “L’Etna è un vulcano buono o cattivo?”. L’interrogativo, posto dall’UniTre di Randazzo, di cui è preside la professoressa Sgroi Concetta, è stato ampiamente dibattuto da Gaetano Scarpignato, in qualità di archivista e ricercatore di storia del territorio e autore, per l’appunto, di una nuova ricerca su un’eruzione dell’Etna verificatasi nel maggio del 1879. Ospite Boris Behncke, ricercatore dell’INGV-Osservatorio Etneo.

L’eruzione dell’Etna, iniziata il 26 maggio 1879, occupò il torrente Pisciaro, distruggendo la frazione Passopisciaro di Castiglione di Sicilia e si arrestò a soli 800 metri dal fiume Alcantara, il 7 giugno dello stesso anno. Le ricche illustrazioni di tante incisioni xilografiche rappresentanti l’eruzione dell’epoca, unitamente ai servizi di giornali come Le Monde, London News e l’Illustration, a dimostrazione di quello che fu un vero e proprio evento mediatico; giungono ad un inedito documento, ad opera di Giuseppe Fisauli Vagliasindi, Sindaco della città di Randazzo, denominato dal ricercatore Scarpignato come “L’appello alla carità pubblica”.

Trattasi di una lettera indirizzata al Sindaco di Castiglione Fiorentino, in provincia di Arezzo, nella quale si chiedono aiuti in seguito alle calamità naturali che hanno colpito il territorio: “L’Etna ha seminato miseria [ … ] la carità pubblica non deve restare estranea alla soscrizione in favore della famiglie che soffrono”. Il Comune di Castiglione Fiorentino, versò la somma di 212 lire che la commissione dello stato centrale ridistribuì però in maggioranza al nord Italia, per i disastri causati dall’inondazione del fiume Po.

Alla presenza del sindaco Michele Mangione, di Antonino Grillo, presidente del Consiglio comunale, e Concetto Stagnitti, vice Sindaco del Comune di Castiglione; “Frizzante” come il suo vulcano, un divertito Boris Behncke fa pure divertire nella sua presentazione, che disegna un vulcano a lui tanti anni addietro molto lontano ma che, dal 1989, guarda affascinato e definisce come il vulcano più bello del mondo. Ripercorrendo le tappe storiche più importanti della storia dell’Etna, il vulcanologo ha elencato le molteplici tipologie di eruzioni, spiegato la composizione del magma e delle colonne di gas prodotte durante le eruzioni o nel corso dei parossismi. Presentati diversi accenni alla disinformazione in merito alle ultime attività del vulcano, esclusive immagini aree scattate dal professor Salvatore Cucuzza ed una strada da percorrere per le Amministrazioni comunali, enti e aziende (qualcuno, però, si sta già muovendo), per fornire i propri Comuni di mezzi atti ad una rapida aspirazione della cenere stessa, ma soprattutto di strumenti utili per il suo riutilizzo nelle produzioni di cemento o altri materiali.

Il video conclusivo che Boris ha mostrato ai presenti, riprendeva delle immagini ravvicinate delle recenti eruzioni che l’Etna continuerà a farci vivere. Ci si augura, sempre e soltanto nella sola spettacolarità delle fontane di lava.

Salvatore Rubbino

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