Si è tenuto sabato scorso, in un’aula consiliare gremita, il tanto atteso incontro con l’assessore al Turismo della Regione Sicilia, Michela Stancheris. Tanti gli argomenti posti sul tavolo del dibattito, dalla proposta di istituire un tavolo tecnico tra amministratori e imprenditori, alla possibilità di creare degli incentivi o sgravi fiscali ad hoc, al progetto di un polo fieristico fino alle tre principali “emergenze” ; il Casinò, Taormina Arte ed il turismo invernale.
L’assessore ha esordito definendosi un “lobbista” del governo con l’obiettivo preciso di creare progetti unificati con obiettivi comuni, a fronte di un budget di 4 milioni e 400 mila euro di finanziamenti europei (risorse assessorato turismo); il suo principale scopo è quello di riorganizzare i flussi turistici tenendo conto di alcuni dati: primo fra tutti l’interesse molto forte del mercato tedesco per Taormina non solo per il periodo estivo ma, anche per il periodo invernale, il turismo di lusso e quello legato alla salute, il turismo da diporto che risulta essere in deficit rispetto alle altre mete presenti nel mediterraneo (in Sicilia ogni anno si ferma solo l’8% dei diportisti del Mediterraneo) e la necessità di riorganizzare la Sicilia Film Commission per finanziare una forte promozione mediatica dell’isola attraverso film e produzioni.
Il Casinò è una necessità mentre a Taormina Arte viene confermata la cifra di 900 mila euro, pochi e in ritardo secondo gli imprenditori che non risparmiano le critiche sulla mancanza, oramai cronica, di programmazione, «non è possibile vendere i pacchetti turistici, se ancora a marzo, Taormina Arte non ha una programmazione», oltre a questo, Sebastiano De Luca denuncia l’intervento di smembramento dell’assessorato al Turismo dell’ex governatore della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo. Oggi, un assessorato che dovrebbe essere al centro delle politiche di rilancio turistico della regione, si ritrova senza competenze e con il solo onere di effettuare la “programmazione”, un arma poco efficace per far fronte alle gravi emergenze che attanagliano il settore.
Due dati in chiusura, per il 2013 la Francia ha registrato 60 milioni di turisti, la Spagna 52 milioni e l’Italia solo 32 milioni.
La Sicilia potrebbe essere la regione trainante del turismo nazionale, come lo è stata negli anni passati, ma senza un piano unico di rilancio turistico che risolva i problemi più gravi (voli, strade e viabilità, servizi), senza mettere da parte gli interessi dei singoli e soprattutto senza un piano di rilancio culturale serio, la meta è molto lontana.
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