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Graniti non dimentica Giuseppe Quercia

Graniti non dimentica Giuseppe Quercia

L’aula consiliare del Comune dell’Alcantara ha ospitato una solenne cerimonia in memoria del compianto giornalista ed insegnante, deceduto un anno fa. L’occasione è stata fornita dal ritratto postumo che ha voluto dedicargli l’insigne artista e concittadino Giuseppe Mannino il quale, nel corso della commemorazione, l’ha donato alla famiglia

Da operatori dell’informazione non possiamo che additare a modello la comunità di Graniti, ed in particolare la sua attuale Amministrazione Comunale ed il poliedrico artista di fama internazionale nonché avvocato Giuseppe Mannino, per l’alta considerazione dimostrata nei confronti di chi, sugli organi di stampa e sui mass media in genere, si prodiga quotidianamente per proiettare all’esterno la realtà dei propri territori rendendo un servigio alla democrazia, alla trasparenza ed anche alla valorizzazione del luogo in cui si vive (spesso, invece, il corrispondente locale è inviso ai “potenti” perché ritenuto “scomodo” o, nella migliore delle ipotesi, “impiccione”).

Così, qualche sera addietro, il piccolo Comune dell’Alcantara ha reso omaggio alla memoria del collega Giuseppe Quercia, storico corrispondente locale del quotidiano “La Gazzetta del Sud” e decano di noi giornalisti della Valle dell’Alcantara, scomparso nel settembre dello scorso anno.

Lo spunto è stato offerto da un ritratto postumo che il prima citato maestro Mannino, granitese illustre residente a Roma (dove ha anche rivestito la prestigiosa carica politico-istituzionale di presidente del Consiglio Comunale della Capitale durante le Amministrazioni Veltroni e Rutelli), ha voluto spassionatamente dedicare a Giuseppe Quercia, da lui dipinto in maniera “naif”, ma straordinariamente realistica, negli abiti “casual-campestri” che era solito indossare quando, nel tempo libero, si dedicava alla sua amata campagna ed, in particolare, alla raccolta delle prelibate ciliegie di Graniti, che nella raffigurazione di Mannino il soggetto immortalato mette in bella mostra nel classico contenitore a gabbietta.

L’autore avrebbe potuto consegnare tale affettuoso omaggio ai familiari di Quercia tra le quattro mura della loro abitazione, ma il sindaco Paolino Lo Giudice ha ben pensato di solennizzare l’evento con un’apposita cerimonia ufficiale di consegna, svoltasi lunedì scorso nell’aula consiliare del municipio granitese, cui sono intervenuti le massime autorità istituzionali locali, il maestro Giuseppe Mannino, l’ex primo cittadino Marcello D’Amore ed, ovviamente, i familiari del compianto giornalista.

Tutti hanno esaltato le doti umane e professionali del professore Quercia, il quale era anche uno stimatissimo insegnante elementare che ha educato intere generazioni di granitesi, tra cui l’attuale presidente del Consiglio Comunale Sebastiano Cannavò. «Mi è sempre stato vicino – ha dichiarato quest’ultimo nel corso della cerimonia – anche dopo gli anni della scuola, al punto che lo consideravo il mio “consigliere personale” in quanto mi rivolgevo sempre a lui, profondo conoscitore della realtà granitese, quando avevo da fare delle scelte di una certa importanza sul piano politico. E non potrò mai dimenticare la sua immensa generosità: un giorno fece duplicare tutte le foto che nel corso della sua lunghissima attività giornalistica aveva scattato al sottoscritto ed ai vari personaggi politici locali e regalò ad ognuno di noi tutte quelle che rispettivamente ci riguardavano».

Il sindaco Paolino Lo Giudice, dal canto suo, ha sottolineato la grande disponibilità di Giuseppe Quercia nei confronti di qualsivoglia amministratore si avvicendasse alla guida di Graniti. «Superando gli spesso sterili e controproducenti steccati politici – ha sottolineato il primo cittadino – gli piaceva poter essere utile alla causa della propria comunità mettendo disinteressatamente a disposizione la sua immensa memoria storica ogni qualvolta bisognava organizzare qualche evento di tipo artistico o culturale. Negli ultimi anni della sua vita rivestì anche il ruolo di difensore civico, cui approdò in considerazione della sua capacità di ascolto e di dialogo sia nei confronti della gente che di noi amministratori. E tutti abbiamo apprezzato il suo impegno giornalistico, all’insegna del massimo equilibrio e della completezza dell’informazione, che tanto ha dato al nostro paese in termini di notorietà e visibilità sugli organi di stampa. Ecco perché – ha concluso Paolino Lo Giudice – abbiamo ritenuto doveroso ospitare in una sede istituzionale, quale è l’aula del Consiglio Comunale, la cerimonia di consegna di questo bellissimo ritratto, ennesimo capolavoro del maestro e nostro insigne concittadino Giuseppe Mannino».

Quest’ultimo nel suo intervento ha letto ad alta voce il commosso pensiero da lui dedicato a Giuseppe Quercia ed impresso sulla stessa tela accanto al ritratto: “Sei stato – ha scritto l’artista – di poche parole, ma sagge erano. Sei stato per tanti anni il portavoce di Graniti, puntuale, preciso ed obiettivo. Peppino Mazzullo (ossia il figlio più illustre di Graniti in quanto scultore di fama mondiale, ndr) ti ha voluto bene e tu non hai perso occasione per ricordarne la grandezza e per farlo ricordare. Il tuo insegnamento è stato prezioso per tanti giovani. Sei stato un esempio di probità e correttezza, con la cultura incorporata. Sei a pieno titolo nella ristretta cerchia dei Granitesi importanti. La tua memoria è onorata. Per sempre”.

Giuseppe Mannino ha, inoltre, annunciato di aver realizzato altre due copie dell’opera dedicata a Quercia per donarle rispettivamente al Comune di Graniti ed al locale Museo intitolato al grande scultore Mazzullo. Nel corso della cerimonia, il maestro Mannino ha anche fatto omaggio al suo Comune d’origine di un quadro del quotatissimo pittore Fausto Pirandello, figlio del celeberrimo scrittore e drammaturgo agrigentino, ai cui eredi l’avvocato ed artista granitese è legato da rapporti d’amicizia.

E’ infine intervenuto il predecessore dell’attuale primo cittadino di Graniti, ossia l’ingegnere Marcello D’Amore il quale durante la sua sindacatura, attraverso iniziative ed eventi vari, ha avuto il merito di far riscoprire la “granitesità” del grande scultore Mazzullo e di “riavvicinare” al paese natio una personalità, come Giuseppe Mannino, apprezzata in ambito internazionale. Pure l’ex sindaco ha voluto evidenziare il proficuo e stimolante apporto del professore Quercia alla sua decennale gestione amministrativa conclusasi nella primavera scorsa, ricordandone simpaticamente anche la refrattarietà tipicamente “montanelliana” alle nuove tecnologie che, da buon giornalista vecchio stampo, alla videoscrittura gli faceva ancora preferire un’obsoleta, ma perfettamente funzionante, macchina da scrivere, ed al comodissimo invio delle foto in redazione tramite posta elettronica la spedizione “brevi manu” attraverso gli autisti dei pullman della linea Graniti-Messina.

Inevitabile la commozione dei congiunti di Giuseppe Quercia intervenuti alla cerimonia, ossia la vedova Lucia, anche lei insegnante elementare in pensione, il figlio Salvatore, alto funzionario presso la Corte d’Appello di Milano (il quale ha ringraziato Giuseppe Mannino e l’Amministrazione Comunale granitese per il sincero affetto manifestato nei confronti del papà), e la nuora.

Rodolfo Amodeo   

Il dipinto su Giuseppe Quercia realizzato da Giuseppe Mannino

Il sindaco di Graniti Lo Giudice, il presidente del Consiglio Cannavò e gli assessori durante la cerimonia in ricordo di Giuseppe Quercia Giuseppe Mannino consegna la sua opera su Giuseppe Quercia alla moglie ed al figlio

Il sindaco di Graniti Paolino Lo Giudice consegna un omaggio floreale alla vedova di Giuseppe Quercia Da sinistra l'ex sindaco di Graniti Marcello D'Amore con il figlio e la moglie di Giuseppe Quercia

FOTO: Giuseppe Quercia (nel riquadro) e, a seguire, il sindaco Lo Giudice, la vedova Lucia, il figlio Salvatore, il maestro Mannino e la nuora durante la consegna ufficiale del ritratto del giornalista ed insegnante; nelle altre immagini un primo piano dell’opera ed alcuni momenti e protagonisti della cerimonia

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