Una “matita” a Calatabiano: Damiano Marra -
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Una “matita” a Calatabiano: Damiano Marra

Una “matita” a Calatabiano: Damiano Marra

Il brillante esordio, tra premi e riconoscimenti vari, di un giovane pittore del Comune etneo, diplomatosi un paio d’anni fa al Liceo “R. Guttuso” di Giarre e già artefice di pregevoli opere, ispirategli dai grandi ed immortali “classici” delle arti figurative e riproducenti soprattutto scorci paesaggistici e soggetti sacri del suo amato paese

Risiedere in un caldo e solare paese etneo, ricco di storia, tradizioni e bellezze paesaggistiche, per un artista è sicuramente una formidabile fonte d’ispirazione naturale ed una “marcia in più”: ne è la prova il giovane pittore di Calatabiano Damiano Marra, il quale vanta già diversi riconoscimenti tributatigli dal suo Comune, i cui amministratori hanno anche spesso utilizzato i suoi disegni come loghi ufficiali di pubbliche manifestazioni.

«La mia arte – dichiara al riguardo Damiano Marra – è una manifestazione d’affetto verso il paese in cui vivo, ricco di testimonianze dell’antichità (chiese, statue, monumenti, ecc.) e suggestivi angoli di natura che mi piace ritrarre con la mia matita ed i miei pastelli colorati, riportandone tutti i dettagli».

La matita su carta e l’acrilico su tela sono, infatti, le tecniche adoperate da questo creativo calatabianese, che ha ereditato l’estro artistico dai suoi avi (in particolare dal padre, dal nonno e dallo zio) per poi ricevere l’“input” decisivo dalla docente Giovanna Campione, sua insegnante al Liceo Artistico “Renato Guttuso” di Giarre, dove Damiano Marra ha conseguito il diploma.

«Agli insegnamenti ed agli incoraggiamenti della professoressa Campione – tiene a sottolineare il pittore – devo il mio approdo nel mondo dell’arte, ma anche alle preziose “lezioni” che ricevo dal maestro Giovanni Murganti, un quotatissimo e poliedrico artista figurativo siciliano di cui frequento spesso il laboratorio-atelier da lui aperto, alcuni anni fa, qui a Calatabiano».

Damiano Marra rifugge dalla contemporanea arte astratta e concettuale, preferendo prendere a modello i “classici” quali Leonardo, Michelangelo, Caravaggio, Piero della Francesca, Antonello da Messina e Francesco Hayez, «perché – spiega il giovane artista –, senza nulla togliere alla professionalità di chi pratica altri stili, personalmente mi piace immaginare lo spettatore “emozionarsi” immediatamente al cospetto di un’opera, anziché dovere prima andarsi a chiedere cosa avrebbe voluto esprimere l’autore».

Animato da profonda spiritualità, Damiano Marra ama soprattutto riprodurre le pregevoli opere d’arte sacra conservate nelle chiese del suo paese, ma anche quelle esposte nei luoghi di culto di altre città d’Italia (Milano, Bologna, ecc.).

Ad ispirarlo sono pure gli eventi che hanno luogo nella sua Calatabiano e nei dintorni, come la recente spettacolare esibizione a Giardini Naxos delle “Frecce Tricolori” dell’Aeronautica Militare Italiana, cui Marra ha dedicato un suo disegno che ben rende le suggestive atmosfere vissute dalla prima colonia greca di Sicilia in quel memorabile pomeriggio domenicale dello scorso settembre.

A questo giovane creativo etneo non resta dunque che augurare il sicuramente meritato successo per ciò che quotidianamente produce con sincera passione e con una perfetta padronanza delle tecniche pittoriche, acquisita sui banchi di scuola e da lui ulteriormente affinata confrontandosi molto umilmente con maestri già affermati, come il prima citato Murganti, e leggendo le biografie dei suoi “miti” (Leonardo, Michelangelo, Caravaggio, ecc.), artefici degli immortali capolavori dell’arte universale.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: il giovane pittore Damiano Marra ed alcuni dei suoi disegni più rappresentativi

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