Con i significativi versi di “Portella della Ginestra”, il poliedrico artista, attualmente prestato alla politica, si è classificato primo alla recente edizione del prestigioso concorso internazionale “Echi di Poesia Dialettale”, la cui cerimonia di premiazione ha avuto luogo in Campania. Da assessore comunale alla Cultura si sta, intanto, prodigando nell’organizzazione di eventi ed iniziative per dare lustro al suo amato paese d’origine
Il “palmares” del malvagnese José Russotti si è recentemente arricchito di un nuovo importante riconoscimento, che il poliedrico artista ha personalmente ritirato in Campania intervenendo alla cerimonia di premiazione del concorso internazionale “Echi di Poesia Dialettale 2015”, articolata in due serate svoltesi nei Comuni di Bonito e Nusco, in provincia di Avellino.
Alla prestigiosa competizione, cui hanno partecipato numerosi poeti provenienti da tutta Italia ed anche dall’estero, Russotti ha trionfato, classificandosi al primo posto assoluto nella principale sezione, ossia quella riguardante i versi in vernacolo delle varie regioni d’Italia.
A meritargli la vittoria è stata la sua poesia “Portella della Ginestra”, ispirata al tragico eccidio di lavoratori perpetrato, il primo maggio del 1947, nell’omonima località in provincia di Palermo.
Eloquente il relativo giudizio-recensione formulato dall’autorevole membro di giuria Paolo Saggese, docente e fondatore del “Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud” di Nusco: «Attraverso un dialetto forte, icastico ed espressivo, l’autore rievoca con efficacia il dramma della morte e della sconfitta di coloro che, nel Sud ed in Sicilia, hanno coltivato una palingenesi di speranza e di riscatto, ancora lontana da raggiungere. In “Portella della Ginestra”, così come hanno fatto tanti grandi scrittori ed artisti contemporanei, José Russotti ha voluto richiamare alla memoria un martirio laico. Ha inteso rievocare progetti di libertà così disattesi e traditi anche da chi era stato chiamato ad attuarli. Accanto ad echi evidenti presi dalla tradizione dialettale siciliana (il cui massimo esponente è Ignazio Buttitta) si possono cogliere omaggi a Scotellaro e Quasimodo, che sono garanzia di forza e di potenza espressiva».
Ma la poesia non è che una delle tante forme di espressione artistica coltivate da José Russotti, il quale si cimenta con successo anche nella pittura (in particolare con l’innovativa tecnica digitale), nella narrativa (alcuni suoi racconti sono pubblicati sul portale Internet “storiebrevi.it”) e persino nella musica (con il cd “Novantika”, contenente una serie di brani di musica etnica con testi da lui composti in dialetto tipico malvagnese). Il suo estro, il vulcanico malvagnese l’ha profuso pure nella sua attività lavorativa di grafico pubblicitario presso il noto quotidiano regionale messinese “La Gazzetta del Sud”.
Tale inesauribile e prorompente creatività gli ha fatto meritare diversi premi e riconoscimenti, tra cui la medaglia d’oro dell’associazione peloritana “Asas”, il Premio Nazionale di Poesia Siciliana “Al Qantara” del Comune di Taormina ed una segnalazione speciale al Premio di Poesia “Vann’Antò – Saitta” di Messina.
Di questo infaticabile “inventore di emozioni” va particolarmente fiero il suo amatissimo paesello siciliano d’origine, ossia Malvagna, dove dallo scorso giugno José Russotti riveste le cariche di vicesindaco ed assessore alla cultura nella Giunta guidata dal primo cittadino Giuseppe Cunsolo.
E benché sia pubblico amministratore solo da pochi mesi, il settore da lui curato si sta particolarmente distinguendo quanto ad eventi ed iniziative di qualità e spessore, come il significativo recital “La Sicilia è la chiave di tutto”, portato in scena quest’estate (cui si riferiscono le foto qui pubblicate), e adesso con il concorso di poesie inedite in lingua siciliana “Fogghi Mavvagnòti” (dal titolo della silloge che Russotti diede alle stampe nel 2002), che per gli autori che si classificheranno ai primi cinque posti prevede premi in denaro, un quadro su tela ed una notte d’ospitalità a Malvagna in un locale B&B. Il termine ultimo per inviare i propri elaborati scade il 29 febbraio 2016. A chi volesse saperne di più sulle modalità di partecipazione, si consiglia di iscriversi all’apposito gruppo Facebook “Fogghi mavvagnoti 2016”, che conta già quasi cinquecento membri.
Rodolfo Amodeo