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Francavilla, i “paladini” delle tasche dei cittadini

Francavilla, i “paladini” delle tasche dei cittadini

Carmelino Puglisi, Giuseppe Bombara e Filippo Sgarlata, in qualità di rappresentanti del Comitato Civico costituitosi nella cittadina dell’Alcantara per colmare il vuoto lasciato dal decaduto Consiglio Comunale, continuano a chiedere di essere ricevuti in municipio per mettere in guardia amministratori e funzionari da alcune presunte anomalie nella contabilità dell’ente, riguardanti in particolare la gestione del servizio elettrico e la tassa sui rifiuti

Tornano alla carica il pensionato Carmelino Puglisi, il farmacista Giuseppe Bombara ed il medico Filippo Sgarlata, i tre esponenti del Comitato Civico, costituitosi nei mesi scorsi a Francavilla di Sicilia nell’intento di colmare in qualche modo il “vuoto” di democrazia originatosi due anni fa con lo scioglimento del Consiglio Comunale.

Non hanno, infatti, ancora avuto alcun riscontro le loro due precedenti richieste (rispettivamente presentate a luglio ed a settembre di questanno) di poter incontrare il commissario straordinario che sostituisce il civico consesso francavillese al fine di ottenere chiarimenti in merito alla reale situazione finanziaria dell’ente di Piazza Annunziata, che risulterebbe alquanto ingarbugliata.

Così, qualche giorno fa, Puglisi, Bombara e Sgarlata hanno protocollato in municipio l’ennesima “implorazione” in tal senso, che stavolta sa tanto di “ultimatum”.

«L’incontro che chiediamo – hanno scritto i tre in questa loro ultima richiesta – lo riteniamo di fondamentale importanza: in primo luogo perché anche noi, politicamente, abbiamo preso un impegno nei confronti della cittadinanza; ed inoltre – hanno sottolineato i rappresentanti del Comitato Civico nell’intento di “smuovere le acque” – perché vogliamo evitare di rivolgerci alle autorità competenti per ottenere i chiarimenti al riguardo, che fino ad ora abbiamo chiesto, purtroppo inutilmente, in maniera democratica».

Come era stato spiegato nelle due precedenti istanze inviate dal Comitato Civico al sindaco Lino Monea ed al commissario Maria Riva, a destare perplessità sono soprattutto alcune discrepanze nei bilanci comunali delle ultime annualità riguardanti, in particolare, la contabilità relativa alla bollettazione dell’energia elettrica (ricordiamo che il Comune di Francavilla di Sicilia è uno dei pochi a gestire in proprio questo tipo di servizio). Nei documenti contabili predisposti dai funzionari figurerebbero, in pratica, somme riportate in eccesso per un ammontare complessivo pari ad oltre un milione di euro, dalle quali si evincerebbe quindi che le casse comunali della cittadina dell’Alcantara godono di ottima salute, mentre invece, un po’ come tutte le municipalità medio-piccole, anche quella di Francavilla si è vista costretta, negli ultimi anni, a tagliare le spese di vari servizi al cittadino.

E nel frattempo, nella vana attesa di una convocazione (possibilmente alla presenza pure del funzionario responsabile del servizio economico-finanziario comunale), Puglisi, Bombara e Sgarlata si sono accorti di un’ulteriore anomalia contabile, che hanno fatto rilevare nella loro recente terza richiesta. Stavolta i conti non tornano nei capitoli riguardanti la tassa per lo smaltimento dei rifiuti, in quanto le diverse denominazioni che quest’ultima ha assunto da un anno all’altro (Tarsu, Tares e Tari) avrebbero ingenerato confusione ed errori (per diverse centinaia di migliaia di euro) nell’iscrizione in bilancio delle relative entrate.

Qualora le perplessità dell’artigiano in pensione Puglisi, del farmacista Bombara e del medico Sgarlata dovessero rivelarsi fondate, i tre meriterebbero senz’altro una laurea honoris causa in Contabilità Amministrativa, per poi magari andare a prestare servizio presso l’ufficio economico-finanziario del Comune di Francavilla…

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: da sinistra Filippo Sgarlata, Carmelino Puglisi e Giuseppe Bombara

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