Giarre, silenzio assoluto su indagine pubblica illuminazione. Ripercorriamo la nostra inchiesta esclusiva VIDEO -
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Giarre, silenzio assoluto su indagine pubblica illuminazione. Ripercorriamo la nostra inchiesta esclusiva VIDEO

Giarre, silenzio assoluto su indagine pubblica illuminazione. Ripercorriamo la nostra inchiesta esclusiva VIDEO

   VIDEO: LA VERSIONE DELL’EX SINDACO TERESA SODANO 

 

Quasi tre anni di silenzio assoluto. Tra notizie al vetriolo, dichiarazioni sconcertanti e una inchiesta aperta dalla Procura di Catania che ha delegato la Guardia di Finanza di Riposto che, nel marzo del 2014, ha reso visita al sindaco Roberto Bonaccorsi per acquisire una mole di documenti, tra determine dirigenziali e atti che riguardavano, in larga parte, quell’appalto aggiudicato, nel 2009, da una azienda nazionale, la Telecom, con la procedura dell’affidamento diretto, attraverso una delibera di Giunta, guidata dal sindaco pro tempore Teresa Sodano. La Guardia di finanza ha acquisito la documentazione allo scopo di verificare il corretto svolgimento di tutte le procedure espletate nell’arco di tre anni in quanto, per quell’appalto senza gara, tra contratti di leasing, fornitura di quadri elettrici e manutenzione degli impianti, il Comune di Giarre si è impegnato a sborsare circa 8 milioni di euro in 10 anni. Ad oggi, di questa inchiesta, nulla si è più saputo. Un silenzio tombale.

TUBI-ILLUMINAZIONE-1024x558RIPERCORRIAMO I FATTI – Pochi mesi prima di procedere al contratto di leasing con la società che oggi ha in appalto il servizio di pubblica illuminazione a Giarre, l’amministrazione, incaricando la III Area Lavori pubblici (oggi Area Tecnica), scelse la strada, poi repentinamente abbandonata, del progetto di finanza.

E qui sono puntati i riflettori della Guardia di finanza. Le procedure si conclusero con la selezione di una impresa di Linera, il cui progetto aveva ottenuto il maggiore punteggio, 85 punti, risultando il soggetto promotore con diritto di prelazione sugli altri due partecipanti: Ati Enel Sole (84 punti) e Eurotel (75 punti).

Di fatto, però, quel project-financing, era stato bocciato dalla Ragioneria generale che aveva restituito la proposta per “carenza di fondi”, concetto ribadito con forza dall’ex sindaco Sodano in una nota trasmessa alla dirigente della III Area, Leonardi, “a non proseguire l’iter”. Resta il fatto che al Comune non vi sarebbe alcuna traccia di delibera di revoca.

FRESTA-1024x587I RAPPORTI EPISTOLARI TRA L’IMPRENDITORE FRESTA E L’ING. PINA LEONARDI  

Dalle informazioni assunte da Gazzettinonline si ha la ragionevole certezza dell’esistenza di una comunicazione ufficiale all’impresa di  Fresta, da parte della 3^ Area Lavori pubblici – nota con protocollo 0020499 del 25 maggio del 2009 – con la quale si rende noto l’esito del progetto di finanza.

Precedentemente in una comunicazione del 23-9-2008 (prot.54601/UT), il Comune di Giarre informava ufficialmente Fresta e gli altri partecipanti al progetto di finanza che l’ing. Pina Leonardi, con determina sindacale n. 129 del 11-9-2008, era stata ufficialmente nominata Rup per il progetto di finanza relativa alla gestione della pubblica illuminazione.

Con altre due comunicazioni dell’ing. Pina Leonardi, del 15-10-2008 e del 2-1-2009, si informavano i partecipanti al progetto di finanza che la valutazione della proposte progettuali avrebbero subito uno slittamento dei tempi fissato in 70 giorni e ulteriori 40 nella seconda comunicazione.

Ora, appare del tutto evidente che dal rapporto epistolare tra Comune e imprese emerge quella precisa volontà di portare a compimento il progetto di finanza, ciò in piena discordia rispetto a quella nota del sindaco Teresa Sodano la quale, nell’estate del 2009, chiedeva conto e ragione all’ing. Leonardi sul fatto di aver arbitrariamente portato avanti l’iter procedurale del progetto di finanza.  Strano atteggiamento visto che, proprio l’ex sindaco Sodano, poco tempo prima aveva nominato, con determina sindacale, la dirigente tecnica Leonardi Rup del progetto di finanza, procedendo successivamente anche alla nomina dell’apposita commissione per la valutazione delle proposte progettuali, stanziando le somme necessarie per il pagamento dei componenti. Perchè, poi, improvvisamente, cambiò opinione? Mistero.

PINA LEONARDI 1L’INTERROGATORIO IN PROCURA DI PINA LEONARDI

L’attuale dirigente dell’Area Tecnica, ing. Pina Leonardi, nell’ambito dell’indagine condotta dalla Guardia di finanza nel marzo del 2014, è stata sentita in Procura, dal magistrato inquirente Tiziana Laudani, come persona informata sui fatti. Non è dato sapere quali giustificazioni abbia fornito la dirigente comunale.

Un altro passaggio importante di questa incredibile vicenda è rappresentato da quell’indagine portata avanti, due anni orsono, dalla Digos della questura di Catania che ha acquisito la rimanente parte di quella documentazione inerente i lavori di adeguamento eseguiti nel palazzo di viale Federico di Svevia, ex casa albergo per anziani. Al centro dell’attenzione le innumerevoli determine dirigenziali della II Area che aveva affidato lavori per oltre 1 milione di euro con la ripetuta partecipazione di una impresa di Piedimonte etneo, senza però riuscire ad aggiudicarsi un solo appalto.

Indagini avviate in parallelo anche dai carabinieri – anche sulla scorta di una pesante nota trasmessa dal collegio dei revisori dei conti alla Corte dei Conti – e segnatamente ai numerosi affidamenti diretti dei lavori nell’ambito dei cantieri nella nuova sede di viale Federico di Svevia; affidamenti, sia ben inteso, che risultavano privi di un regolare impegno di spesa;  in taluni casi, come per la determina II area n. 448 del 3/10/2012, è stata impegnata la somma necessaria per la fornitura e sistemazione dell’impianto di irrigazione area a verde per l’importo complessivo di € 19.000,00. Quell’affido – evidenziavano in una nota i Revisori dei conti – è avvenuto per trattativa privata con l’acquisizione di due soli preventivi. Peggio. Non vi sarebbe stato un regolare impegno di spesa, bensì delle imputazioni a stanziamenti di anni precedenti sui residui passivi di parte corrente e c/capitale pur essendo spesa in c/capitale.

    VIDEO: L’INCHIESTA DI NIENTE LIMITI E GAZZETTINONLINE

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