Circa sei quintali di rame asportato, ovvero 2,7 km di cavi installati lungo 900 metri di elettrodotto Enel. I ladri, ancora ignoti, hanno operato con agire esperto e con strumenti adatti allo scopo. L’allarme è scattato a seguito di un’anomalia registrata dalla centrale dell’Enel. La mancanza di energia elettrica sta causando disservizi nella distribuzione dell’acqua. Le pompe a immersione di contrada Santa Caterina, al momento, sono parzialmente alimentate da un gruppo elettrogeno di emergenza.

Ladri di rame in azione nelle fredde contrade Negritto e Santa Caterina, a monte del centro abitato, nel versante etneo, lungo il margine della strada provinciale “Quota Mille”, a pochi metri dall’incrocio con la Ss. 284.

I malviventi sono entrati in azione nel cuore della notte, tra venerdì e sabato, sfidando il pericolo di rimanere folgorati e la bassa temperatura, che nelle scorse notti, in quelle contrade, ha raggiunto -5°.

La squadra di criminali ha tranciato e portato via circa 2,7 km di cavi di rame sfoderato da 25 mmq, installato lungo 900 metri di elettrodotto Enel che alimenta le pompe a immersione di contrada Santa Caterina, al momento parzialmente alimentate da un gruppo elettrogeno di emergenza. Si stima che siano stati trafugati circa 600 kg di rame che nel mercato illegale, nonostante il calo del prezzo dei metalli, potrebbero fruttare ai malviventi circa 2500 euro. Tuttavia, il danno complessivo è notevolmente maggiore se si considerano sia i disagi per la popolazione, con l’interruzione di servizi pubblici essenziali, sia i costi per il ripristino dell’impianto.

Intanto dalle undici di questa mattina due squadre formate da quattro operai stanno lavorando per ricollocare i cavi e sostituire il rame con materiali alternativi in alluminio e acciaio. Quasi sicuramente i lavori si protrarranno fino al primo pomeriggio di domani (domenica). Pertanto per le prossime 36/48 ore saranno ancora possibili disagi nell’erogazione dell’acqua in alcuni quartieri della città.

Sull’episodio indagano i carabinieri di Randazzo che hanno raccolto una serie di elementi con cui sperano di poter incastrare gli autori del furto per il cui reato si rischia una pena severa.
I residenti dei quartieri rimasti a secco sono infuriati per l’ennesimo disservizio nell’erogazione dell’acqua che nell’ultimo periodo ha tormentato migliaia di famiglie.
La cittadinanza chiede alle forze dell’ordine una maggiore vigilanza, mentre spera che l’amministrazione comunale installi un sistema di videosorveglianza a presidio dell’impianto di estrazione delle acque dai pozzi di Santa Caterina, a dir il vero un luogo isolato e accessibile a chiunque fosse malintenzionato.

Gaetano Scarpignato