Giarre, la Rete delle Associazioni spegne le polemiche -
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Giarre, la Rete delle Associazioni spegne le polemiche

Giarre, la Rete delle Associazioni spegne le polemiche

Dopo le recenti polemiche la “Rete delle Associazioni”, in una nota che pubblichiamo integralmente, ripercorrendo la sua storia chiarisce la propria posizione in merito alle diverse tematiche affrontate

“La Rete delle Associazioni nata nel 2008,  da sempre si è impegnata per la tutela dei diritti dei cittadini in diversi ambiti, tra i quali la sanità, la gestione dei rifiuti, la Tarsu, le strisce blu.

Nell’ultimo anno, viste le determinazioni negative adottate sull’ospedale di Giarre e le vicissitudini seguitene,  ha concentrato il suo impegno e le sue forze nella battaglia per la  riapertura di un Ospedale di base e relativo Pronto Soccorso, adeguato alle necessità del comprensorio ionico etneo, con reparti efficienti  che possano servire un hinterland  che si estende da Castiglione fino ai confini con la città di Acireale.

La nostra battaglia ci ha portato ad impegnarci in vari fronti, con i ricorsi al Tar ed al Cga,  grazie al pool di avvocati che gratuitamente  hanno predisposto gli atti e ne stanno seguendo l’evolversi nelle aule giudiziarie, grazie alla fattiva partecipazione dei cittadini del distretto sanitario che con le loro donazioni hanno contribuito ad  affrontare le spese vive delle azioni legali, grazie alla collaborazione con il Comitato cittadino Pro Ospedale con il quale abbiamo condiviso le ultime iniziative ed i tanti confronti.

Banchetti di sensibilizzazione nei Comuni del distretto, approvazione di una determina unica condivisa da tutti i consigli comunali del distretto a tutela del nostro diritto alla salute, il continuo monitoraggio e la  denuncia del depauperamento da parte della Regione e dell’Asp del diritto alla vita, confronti e concertazione di interventi con altri territori siciliani anche loro vittime della rimodulazione sanitaria, ci  hanno portato a non lasciare nulla di intentato comprese le interlocuzioni con politici che istituzionalmente ci rappresentano nei vari livelli istituzionali.

Un impegno che ci ha visti profondere molte energie con le nostre associazioni, un impegno che nei prossimi giorni vedrà un ulteriore importante passaggio vista la prima udienza al Cga di Palermo e gli incontri con i vari componenti della commissione regionale sulla sanità. Si comprende come la Rete delle Associazioni Jonica non può perdersi in sterili polemiche  e dare adito a chi in questi giorni, alla ricerca di visibilità individuale o per interessi personali, tenta di screditare e boicottare una realtà di vera cittadinanza attiva operante sul territorio.

Informiano i cittadini che la Rete ha richiesto, condividendo l’iniziativa con il  comitato cittadino pro Ospedale e la Confcommercio, che il presidente del Consiglio del Comune di Giarre, capofila del nostro distretto sanitario, ed alla presidente della commissione straordinaria sull’ospedale di Giarre, di indire una seduta del Consiglio comunale  aperta a tutti i rappresentanti dei comuni del distretto sanitario, con invito alla partecipazione dei Sindaci e dei Presidenti dei consigli comunali,  per dimostrare e rafforzare questa battaglia per il diritto alla salute che vede un territorio di circa 90000 abitanti ed un  polo scolastico con un’utenza giornaliera di circa 6000 studenti, unito e pronto ad affrontare qualunque situazione ci verrà fatta subire.

Un territorio che dopo la chiusura dell’Ospedale di Giarre ha visto il graduale collasso del Pronto Soccorso di Acireale e Taormina; le ambulanze, ancora oggi, non sono tutte medicalizzate come da accordi ufficiali  ed assistiamo giornalmente ad un uso spropositato dell’elisoccorso con un dispendio economico che avrebbe permesso di mantenere l’ospedale di Giarre aperto. Consci dei disagi subiti nella scorsa estate bisogna rimarcare che il nostro territorio è a vocazione turistica, con un bacino di utenza che sale a 130.000 utenti nella stagione estiva. La Rete non lascerà nulla di intentato e continuerà a condividere i propri percorsi con tutte quelle realtà sane dell’hinterland che antepongono gli interessi della cittadinanza agli interessi di parte”.

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