Carta bollata in vista. All’orizzonte un inevitabile contenzioso tra il Comune di Giarre e una azienda locale specializzata in pubblicità e comunicazione.
La vicenda trae origine dalla collocazione, in questi giorni, in diversi punti strategici del centro storico e delle frazioni giarresi, di 64 paline pubblicitarie che l’Ente comunale, nei mesi scorsi, attraverso l’Area tecnica, dopo esplicita richiesta del sindaco Roberto Bonaccorsi, ha contestato, in quanto, secondo l’amministrazione, la tipologia degli impianti viola quanto previsto dal regolamento comunale sui dispositivi pubblicitari nel territorio comunale.
E mentre prosegue l’installazione delle paline, l’Ufficio tecnico, compulsato dal sindaco (nei giorni scorsi vi sarebbe stata una riunione durante la quale, il sindaco, furibondo, ha chiesto spiegazioni sull’autorizzazione rilasciata) ha provveduto a notificare alla società che li sta collocando, la comunicazione ufficiale di avvio del procedimento di revoca dell’autorizzazione che il Comune ha rilasciato alla società di comunicazione giarrese.
A questo punto, i passaggi successivi sono quelli di consentire alla ditta di effettuare le prore osservazioni e, nel caso queste non dovessero essere accolte, il Comune procederà con la richiesta di rimozione degli impianti. Andrea Giglio, responsabile della società di comunicazione, afferma di conoscere la vicenda della potenziale revoca dell’autorizzazione al momento, solo informalmente: “Il provvedimento avviato dal Comune è assolutamente incomprensibile avendo ottenuto l’autorizzazione dall’area tecnica dopo aver presentato il progetto e osservato tutte le indicazioni, compresa la ricognizione assieme a personale tecnico del Comune, ove installare gli impianti. E’ del tutto evidente che la nostra società farà opposizione”. Frattanto la vicenda è destinata a finire in Consiglio comunale.
Il capo gruppo del Pd, Tania Spitaleri, infatti fa sapere che “quanto ventilato in questi giorni sulla singolare storia delle paline installate a seguito di regolare autorizzazione, che pare esser stata revocata dopo la messa in opera delle stesse nelle zone previste dai medesimi firmatari della stessa, oltre a rimarcare lo stato di caos politico-amministrativo e organizzativo nel quale versa il Comune di Giarre, vada adeguatamente approfondito nelle sedi istituzionali (Commissione consiliare competente e Consiglio comunale) perché – osserva la Spitaleri – analizzati gli atti e l’iter procedurale -si possa far luce su quanto accaduto e su eventuali danni all’Ente che potrebbero essere arrecati”