Si attendono segnali precisi. Inequivocabili dopo l’ispezione a sorpresa di ieri mattina nel presidio ospedaliero Sant’Isidoro. Una visita inattesa quella del direttore generale dell’Asp Giuseppe Giammanco e del direttore sanitario provinciale Franco Luca che hanno girato per l’ospedale, come se già non lo conoscessero abbastanza.
Una ricognizione, che, a quanto pare, sarebbe legata al sopralluogo del presidente della Regione Crocetta, domenica sera, al Sant’Isidoro e che alla vista del Punto Territoriale d’Emergenza sarebbe rimasto pietrificato per le condizioni in cui versa. I due dirigenti dell’Asp sono stati accompagnati dal responsabile del Servizio Cardiologia Rocco Romeo; visitati gli ex locali del Pronto soccorso, da svariati mesi trasformato in Pte (punto territoriale di emergenza), gli ambulatori di Radiologia e Cardiologia e i locali del Pta.
Nulla è trapelato sulle considerazioni espresse dai vertici dell’azienda sanitaria. Un fatto è certo. Il futuro dell’ospedale di Giarre è tornato alla ribalta con le tensioni che hanno caratterizzato il recente incontro a Catania tra il governatore della Sicilia e i sindaci del distretto sanitario. Tensioni che Crocetta ha potuto riscontrare domenica pomeriggio, in occasione dell’apertura della porta Santa del Duomo, rendendosi conto dell’imponenza di una manifestazione a sostegno del diritto della salute e contro lo smantellamento di un nosocomio strategico, punto di riferimento di un territorio di oltre 120 mila utenti.