Una riunione improntata all’onere di richiamarsi ad un senso di responsabilità che sia comune a tutti gli attori coinvolti nel nodo “ospedale” di Giarre. E’ stata questa in sintesi la connotazione assunta dalla riunione del comitato dei sindaci del distretto socio-sanitario n° 17, tenutasi nella cornice del “Salone degli specchi” del Palazzo di Città di Giarre.
A tenere banco nel confronto tra i primi cittadini del territorio, è stata una disamina sugli esiti dell’incontro con il governatore regionale Crocetta, svoltosi all’interno del palazzo “Esa” di Catania. Rispolverando il profilo dell’interlocuzione con il presidente della Regione, si è preso atto di come quell’appuntamento, nato per aprire un nuovo percorso di strategie, non si sia tradotto in un approfondito confronto sulle soluzioni da porre in essere.
Soffermandosi su questo punto, il sindaco di Giarre Roberto Bonaccorsi è tornato a sposare una linea vocata alla necessità di presidiare costantemente il nosocomio giarrese al fine di monitorare i livelli di attuazione di quanto promesso. Per la precisione, Bonaccorsi ha esplicitato che la direzione dell’Asp 3 di Catania è stata invitata a raggiungere il presidio ospedaliero realtivamente a lunedi prossimo.
“Abbiamo convocato – afferma il primo cittadino giarrese – i vertici aziendali dell’Asp per comprendere quale programma si vogliono dare. Lo step successivo prevede che da martedi, a turno, i sindaci del territorio monitorino la situazione affinchè sia rispettato quanto previsto dal protocollo firmato, in materia di una rifunzionalizzazione che contempli l’esistenza di un punto di emergenza in grado di erogare risposte assistenziali soddisfacenti per la nostra utenza. Fino ad ora infatti, l’Asp ha disatteso quanto concordato con essa insieme all’assessorato regionale. A tal proposito, corre l’obbligo di ribadire il punto nodale della questione. Il sindaco non può rappresentare scelte che non dipendono dalla sua volontà.
I sindaci del territorio, me compreso, si sono ritrovati a subire disposizioni che attengono ad organismi come l’Asp o la giunta regionale. Pertanto il sindaco non ha nessuna possibilità se non quella di muoversi attuando dinamiche vocate al monitoraggio. Il senso di responsabilità è stato ampio da parte del nostro distretto ma non può essere proficuo se non è condiviso dagli altri apparati ai quali competono le decisioni. Assicuro che, in caso di un prolungamento delle inadempienze fino ad ora emerse, non si esiterà a studiare e ad attuare delle azioni più eclatanti. Per quanto concerne la necessità di ripristinare il pronto soccorso, non posso comunque non sottolineare che la sua riapertura non può prescindere da un corollario di servizi come per esempio la chirurgia e l’anestesia. Il potenziamento di quanto firmato, è il primo obiettivo per il quale ci batteremo senza soluzione di continuità”.
Umberto Trovato