Mascali, acqua e “bollette pazze”. L’opposizione all’attacco -
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Mascali, acqua e “bollette pazze”. L’opposizione all’attacco

Mascali, acqua e “bollette pazze”. L’opposizione all’attacco

Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota ricevuta dai consiglieri di opposizione Ernesto Pariti, Grazia Carota, Emanuele Previtera, Orazio Mangano, Rosario Di Mauro, Veronica Musumeci, Emanuele Nigrì e Carmelo Caltabiano, riguardante l’articolo “Mascali, acqua e bollette pazze: l’Amministrazione incontra l’azienda che gestisce la fatturazione”.

“Noi consiglieri di opposizione pensiamo sia il caso di fare alcune puntualizzazioni riguardo all’articolo apparso sul Gazzettinonline e sulle dichiarazioni del sindaco Luigi Messina.

L’incontro con la ditta Sikuel non è stato breve, anzi piuttosto lungo, cosi come testimonia il verbale della commissione, tra l’altro la riunione è stata molto affollata con la presenza di molti soggetti non invitati, mentre gli invitati quali il vice sindaco Maccarrone nella sua qualità di assessore all’acquedotto era ancora assente.
I responsabili della ditta Sikuel hanno affermato che la bollettazione è corretta salvo poi non assumersi nessuna responsabilità nel caso in cui dovesse avere ragione l’utente qualora facesse causa, per cui è agevole supporre che alla fine pagherà il Comune i danni, ovvero tutti Noi cittadini.
Questo non va bene!

Non sappiamo cosa ha in testa il sindaco circa “le soluzione migliori da attuare”. Siamo, invece, certi che nessun atto è stato adottato dal Sindaco o da altri circa la sospensione dei pagamenti, almeno nulla risulta essere pubblicato all’albo del Comune, né sul sito ufficiale.
Pensiamo piuttosto che sull’argomento sia necessario fare piena luce, ed è quello che sta già facendo la 2° commissione consiliare.

Chiariamo sin da subito che siamo consapevoli che era ed è legittimo adottare un regolamento per la gestione dell’acquedotto che sia conforme alla legislazione vigente, e che gestire un sistema acquedotto con circa 10.000 utenze in un territorio di 37 kmq non è semplice, ma proprio per questo il lavoro andava impostato meglio, valutando prioritariamente se gli impianti, contatori e risorse umane e strumentali fossero idonee all’applicazione del nuovo sistema. Questo non è stato fatto ed oggi ci troviamo nel caos con il Comune esposto a contenziosi dagli esiti incalcolabili.

Siamo certi che il Consiglio comunale è pronto a fare la propria parte ed assumersi le necessarie responsabilità per trovare le più adeguate soluzioni alla vicenda, purché ci sia da parte di chi ha responsabilità in merito, sindaco in testa, ad ammettere che ci sono errori. Al momento nessuno ammette errori, quindi a quali soluzioni possiamo contribuire?
Proponiamo sin da subito individuare e nominare un arbitro qualificato che possa aiutarci ad esaminare le carte della vicenda al fine di dare risposte chiare, certe e soprattutto vere alla comunità di Mascali.

Riteniamo che si siano già fatti abbastanza danni, non ci dimentichiamo che tutti gli utenti dell’acquedotto hanno ricevuto una lettera raccomandata con la quale sono stati obbligati a portare la prova del pagamento degli anni 2010-2011, se invece i soldi delle raccomandate fossero stati investiti in un censimento delle utenze, avremmo oggi avuto piena contezza dei contatori, ovvero avremmo conosciuto quanti sono funzionanti, quanti non funzionanti, quanti rotti, quanti mancanti, ecc. ecc. avremmo avuto più dati obbiettivi che avrebbero consentito una pianificazione degli interventi necessari a porre tutte le utenze sullo stesso piano, dato che è obbligo di legge fatturare effettivi consumi idrici.
Invece si è scelta la strada della fretta, e come si sa “la fretta è cattiva consigliera”.

I consiglieri Ernesto Pariti, Grazia Carota, Emanuele Previtera, Orazio Mangano, Rosario Di Mauro, Veronica Musumeci, Emanuele Nigrì e Carmelo Caltabiano

 

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