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“Garanzia Giovani”: in Sicilia i giovani lavorano ma gli stipendi?

“Garanzia Giovani”: in Sicilia i giovani lavorano ma gli stipendi?

Mentre la nostra società non dorme più la notte perché riflette sull’inopportunità o meno di affidare dei bambini a due genitori dello stesso sesso, in Sicilia, tra i numerosi problemi che affliggono questa splendida Isola, è scoppiato il caso (mica poi tanto pubblicizzato) Garanzia Giovani.
Che cos’è Garanzia Giovani? E’ un progetto che dovrebbe permettere ai giovani d’età compresa tra i 15 e i 29 anni di esser inseriti in aziende tramite sei mesi di stage retribuiti dall’Inps.

Gli imprenditori si tutelano tramite assicurazioni e altri adempimenti, i ragazzi fanno il loro apprendistato e alla fine, se hanno convinto il datore di lavoro, hanno anche l’opportunità d’esser assunti: chiaramente pure le aziende stesse avranno i loro vantaggi fiscali assumendo con questa procedura.
Il progetto ovviamente non è stato avallato solamente in Sicilia, ma in tutta Italia: la piccola differenza è che altrove funziona benissimo, mentre qui i nostri baldi giovani aspettano lo stipendio da diverso tempo. C’è chi aspetta tre mensilità, chi quattro, chi non ha mai preso un centesimo: insomma tanti giovani ancor più disperati del solito di fronte ad una situazione che francamente non meritano.

Ha provocato quasi commozione vedere tutti questi ragazzi in fila nei vari Uffici collocamento della Sicilia l’anno scorso, speranzosi di iniziare una nuova avventura, motivati nel tenersi un posto di lavoro dopo sei mesi di stage e distratti almeno per un po’ dall’idea che l’unica cosa utile per aver un futuro sia quella di andarsene all’estero, lontano da famiglia, amici e più generalmente dal posto dove sono cresciuti: è chiaro che nessuno di loro pensava che i soldi sarebbero spuntati sotto la proboscide del Liotru o dalle conchiglie sulle nostre spiagge, tanto meno potevano esser nascosti nei nostri castelli o sull’Etna, ma non immaginavano che si sarebbe arrivato a tutto questo.

COME FUNZIONA. Più che Garanzia Giovani, in questo momento, ci troviamo di fronte a migliaia di giovani senza garanzie: la loro è una via crucis dove stanno perdendo la speranza, oltre che i soldi possibilmente. La procedura è sempre la stessa, e rischia di diventare quasi noiosa: i ragazzi vengono presi come “palle pazze” che rimbalzano da un muro all’altro e spostate da un ente all’altro come una patata bollente che nessuno vuol tenere in mano per non bruciarsi.

Esistono quattro protagonisti principali in questa storia: quello principale è il giovane, viandante, che gira imperterrito alla ricerca della verità (e del denaro) scomparso. Lui inizia rivolgendosi allo sportello del lavoro del proprio paese ed ecco che qui, all’Ufficio Collocamento, compare il secondo personaggio: per bocca dei vari dipendenti o responsabili, il ragazzo viene respinto con la giustificazione: “Noi i soldi li abbiamo mandati, sono loro che non ve li mandano perché hanno problemi col server. Vai all’Inps”.

Rincuorato dalla notizia dell’avvenuto pagamento (disperso però in non si sa quali meandri), il giovane va all’Inps: aspetta due ore, parla col dipendente ed ecco la risposta che non ti aspetti: “Loro li hanno mandati? Ma sicuramente non a noi. Magari li hanno mandati a Palermo questi soldi: dipende tutto dalla sede di Palermo. Mi dispiace. Noi non possiamo aiutarti: non ti resta che aspettare e sperare. Buona fortuna”. Ed ecco quindi il quarto protagonista: la famosa Inps di Palermo, che dovrebbe mandare questi soldi ma che, “per disservizi del (Deus) server, sta avendo problemi nello smistamento delle mensilità”.  Sedotto dall’ Ufficio Collocamento e abbandonato dall’Inps, confuso e perplesso, il nostro eroe se ne ritorna mestamente a casa. Non resta che sperare e pregare nel Deus server che tutto muove.

REAZIONI. Dalla Regione hanno fatto sapere che gli stage sarebbero stati retribuiti entro la fine del mese. Bisogna stabilire però il mese in questione perché se la dead line era febbraio, obiettivamente, il risultato non è stato raggiunto per niente. Qualche giorno fa l’Assessore Regionale al Lavoro Miccichè ha rassicurato tutti dicendo che “sono stati pagati quasi tutti i tirocini completati a Gennaio”: l’unico problema è che non si riesce a capire quanto sia ampio il “quasi” di quella frase. Si è espresso con parole forti invece Nello Musumeci: “Se c’è una pratica insopportabile è quella di prendere per i fondelli i ragazzi. Mi pare fin troppo ovvio che se verrà confermata la notizia a noi pervenuta, se sarà ufficiale che soldi per pagare non ce ne sono e che qualcuno pensa di utilizzare quelli per i progetti a venire, l’unica possibile assunzione di responsabilità da parte dell’assessore è quella di trarne le inevitabili conseguenze”.  E fu così che il giovane viandante cadde in depressione. Ma non poté nemmeno permettersi la psicologa perché ancora attende il server.

PROTESTA. I ragazzi, passati da Garanzia a garanti d’un progetto alquanto traballante, non ci stanno e intanto lanciano il loro appello tramite i social network: proteste infinite, perdita di fiducia verso questo progetto e tanta, tanta rabbia.

Luca Bonaccorso

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