Il Comune di Giarre risulta escluso dall’elenco dei Comuni che hanno richiesto alla Regione il riconoscimento dello stato di calamità per i danni procurati dal maltempo dello scorso autunno e pertanto non potrà beneficiare degli stanziamenti assegnati dal Governo nazionale. Il Consiglio dei Ministri nei giorni scorsi, sulla scorta delle comunicazioni della Regione Sicilia, ha dichiarato lo stato di emergenza per le alluvioni dell’autunno scorso (nel periodo compreso tra l’8 settembre e il 3 novembre 2015) che hanno colpito il territorio delle province di Catania, Enna e Messina.
La delibera a firma del presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, riconoscendo l’elevata intensità degli eventi meteorologici e dopo i sopralluoghi effettuati, ha stanziato la somma di 23.800.000,00 di euro dal Fondo per le emergenze nazionali per l’attuazione dei primi interventi, nelle more della ricognizione in ordine agli effettivi e indispensabili fabbisogni. Le somme stanziate dal Governo nazionale fanno riferimento a due distinte deliberazioni della Giunta Regionale che accludevano un corposo elenco di Comuni siciliani, tra cui numerosi ricadenti nell’area jonica etnea, che avevano richiesto la calamità per gli ingenti danni provocati dal maltempo.
Come detto però, il Comune di Giarre, paradossalmente, non figura in elenco, nonostante l’istanza sia stata trasmessa alla Regione a metà del novembre scorso, all’esito dei sopralluoghi eseguiti sul territorio.
I danni accertati nel rapporto presentato dal Comune di Giarre ammontavano a complessivi 2 milioni di euro, ripartiti tra gli interventi di somma urgenza (140 mila euro), infrastrutture pubbliche (1 milione 260 mila euro) e nel settore privato (900 mila euro).
Sull’esclusione del Comune di Giarre la dirigente dell’Area Tecnica, ing.Pina Leonardi afferma che “tutti gli adempimenti sono stati regolarmente eseguiti dal Comune. Avvieremo gli approfondimenti del caso per comprendere il motivo per cui il Comune di Giarre non sia stato inserito”.