Furti e rapine, escalation di atti criminali, insomma, e la relativa questione legata alla sicurezza. Argomenti che oramai e purtroppo sono all’ordine del giorno nelle città del comprensorio etneo; non da meno a Santa Maria di Licodia dove ieri mattina si è riunito, per dibattere sul tema in questione, il Consiglio comunale (in seduta straordinaria ed urgente ma soprattutto aperto alla cittadinanza).
Presenti i rappresentanti dei carabinieri: il Comandante della Compagnia di Paternò, Lorenzo Provenzano ed il Comandante della locale Stazione, Giancarlo Greco. Presenti inoltre il Comandante della Polizia municipale, Placido Aricò. Non era in aula invece il sindaco Salvatore Mastroianni, al suo posto il vicesindaco, Giovanni Buttò.
Con i militari dell’Arma e l’Amministrazione comunale hanno interloquito diversi cittadini che hanno preso parte al dibattito utilizzando toni a tratti anche duri. Come nel caso dell’ex Comandante dei carabinieri della Stazione di Santa Maria di Licodia, Francesco Biondi; o il presidente della, storica in città, associazione antiracket “ALA” (Associacione Licodiese Antiracket), il Cavaliere Angelo Giuffrida. Questi ultimi hanno parlato di un’Amministrazione poco, o nulla, interessata al problema sicurezza e chiedendo quindi un maggiore impegno (ad esempio nella ristrutturazione dei locali della caserma, per migliorare le condizioni di lavoro dei militari). O ancora sollevando la questione relativa alla locale associazione antiracket a cui il Comune ha tolto l’utilizzo dei locali dove aveva sede. E senza mandarle a dire agli stessi carabinieri che sarebbero poco presenti sul territorio, senza dimenticare il fatto che spesso i cittadini telefonano in Stazione senza ricevere risposte.
Ad intervenire poi il Capitano dei carabinieri della Compagnia di Paternò, Lorenzo Provenzano, il quale ha tracciato il punto della situazione spiegando che i numerosi furti e rapine avvenuti in città sono stati commessi da criminali in trasferta. Ha inoltre voluto lanciare un messaggio: “La repressione della microcriminalità non basta. Occorrono invece anche politiche a lungo termine che permettano ai cittadini di riappropriarsi degli spazi pubblici così da emarginare i malviventi”. Ha poi parlato del fatto che in alcuni casi di furti con spaccata in atto, nessun cittadino ha allertato il 112, invitando quindi alla collaborazione. Ha in fine puntato l’accento sulle risorse economiche di cui l’Arma dispone: “Sicuramente sono limitate ma possiamo gestirle intensificando i controlli ove necessario. La coperta è corta ma riesce a coprire dove fa freddo”
A conclusione dell’adunanza è stata votata, passando all’unanimità dei presenti, la proposta del gruppo consiliare “La scelta”. Proposta che verte sulla convocazione di un Consiglio comunale aperto a tutti. Un’Assise da convocare ogni tre mesi dal momento in cui prenderanno il via i Provvedimenti delineati durante l’ultima riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica (avvenuta scorso 17 marzo ad Adrano dove il Prefetto di Catania, Maria Guia Federico, ha incontrato i sindaci di 9 Comuni dell’hinterland tra cui, per l’appunto Santa Maria di Licodia).
Alice Vaccaro