Conferenza sul post dimissioni di Bonaccorsi. Prove tecniche di candidatura di Salvo Vitale -
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Conferenza sul post dimissioni di Bonaccorsi. Prove tecniche di candidatura di Salvo Vitale

Conferenza sul post dimissioni di Bonaccorsi. Prove tecniche di candidatura di Salvo Vitale

Chi si aspettava che Salvo Vitale annunciasse palesemente la sua candidatura a sindaco è rimasto deluso. Ma appare del tutto evidente che, il professore, alla fine, avrà un ruolo centrale nella prossima competizione elettorale. Nel corso della conferenza stampa, cui ha preso parte anche l’on.Salvo Andò, Vitale si è soffermato sul ruolo svolto in questi tre anni di sindacatura Bonaccorsi, ovvero quell’azione di monitoraggio. Poi, commentando l’operato di Bonaccorsi, ha detto che “l’ex sindaco ha di fatto delegittimato il Consiglio comunale.

Le sue dimissioni sono tardive, ma, ora che le ha date, rappresentano una concreta opportunità per la città di Giarre e ci consentono di comprendere cosa abbiamo ereditato da questa amministrazione. E’ sotto gli occhi di tutti – ha osservato Vitale – che Giarre sia una città allo sbando, tuttavia non solo per colpa dell’amministrazione Bonaccorsi. Ma è stato un grande e fatale errore governare la città senza l’apparato burocratico dirigenziale. Su una cosa sono d’accordo con Bonaccorsi – ha detto Vitale – Giarre deve smettere di essere colonia; Giarre è diventata ‘città aperta’ e questo non è tollerabile.

Il nostro obiettivo è quello di far crescere una nuova classe dirigente, ma non solo anagraficamente. Occorre ridare la città ai giarresi. Persone che abbiano almeno tre componenti imprescindibili: passione, competenza e amore”.

A parere di Vitale, occorre cambiare registro, evitando che si verifichi quanto accaduto nell’ultimo periodo, ovvero “una grande porta girevole”. Una città, Giarre, che “è stata oltraggiata con la soppressione del tribunale, del pronto soccorso e con esso l’ospedale, l’Agenzia delle entrate”.

Vitale, poi, concludendo il proprio intervento, ha riservato una stoccata ad Articolo 4, reo di avere votato in aula un Conto consuntivo (2014), facendo a tutti intendere che c’era un accordo con l’amministrazione, salvo poi avvitarsi su se stessi e giungere al risultato delle dimissioni del sindaco. Salvo Andò, invece, nel suo breve intervento, si è soffermato sulla qualità della classe politica giarrese.

“C’è stata una perdita di reputazione evidente; qualunque progetto è diventato solo chiacchiera. C’è stata una svalutazione di Giarre, una città che oggi è morta e che gestisce solo la propria malattia. Le dimissioni di Bonaccorsi rappresentano un fatto senza precedenti;  il sindaco, seppure tardivamente, ha avuto un sussulto di dignità. Oggi assistiamo ad un repentino declino della classe politica, occorre, in primis, eliminare i conflitti di interessi e presentarsi con un progetto vincente”.

Mario Previtera

 

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