«Avi ‘n misi ca mi pigghi po culu… M’ha dari i soddi…». Questo è solo l’attacco di una intercettazione ambientale raccapricciante che centinaia di persone vittime dell’usura si sentono ripetere dai loro aguzzini. Ed è anche quella che si è sentita rivolgere una commerciante catanese che non riusciva ad onorare i propri impegni con i malfattori. Oggi, grazie ad una brillante azione della Guardia di Finanza di Catania, alcune di queste (in)consapevoli vittime potranno tirare un respiro di sollievo.

Infatti, grazie all’operazione “Civita”, cinque “signori dello strozzinaggio” sono finiti in manette (in alto le foto) e le vittime potranno tornare a condurre una vita regolare, almeno così ci auguriamo (questo il link all’articolo Catania Operazione Civita, arrestati 5 usurai). E, con l’occasione, vogliamo rivolgere lo stesso augurio a tutti quegli imprenditori, commercianti, artigiani che oggi potrebbero correre il rischio di doversi assoggettare a questa pratica infame da cui è quasi impossibile venir fuori se non con le “ossa rotte”: riflettete sempre un minuto in più! Non ci vogliamo arrogare il diritto di conoscere e giudicare i fattori scatenanti che possano condurre un uomo a questa estrema ratio ma di una cosa siamo certi: l’usura è solo un rimedio palliativo ad una situazione di difficoltà economica che, a differenza della stessa malattia, può talvolta condurre alla morte. Auguri, quindi, a chi resiste ed a chi troverà la forza di reagire…