In pompa magna nel settembre scorso attraverso articoli di stampa e comunicati diffusi sul sito del sindaco Roberto Bonaccorsi, il Comune di Giarre rendeva nota la partecipazione ad un bando della Regione (assessorato regionale della Famiglia), presentando 8 distinti progetti che coinvolgevano venti soggetti svantaggiati per singola proposta progettuale per un totale di 160 persone. I progetti sono stati poi recepiti e approvati dalla Regione e tutto lasciava presagire che 160 disoccupati, seppure per tre mesi, avrebbero avuto la possibilità di essere impiagati in cantieri di servizio con una remunerazione variabile compresa tra i 400 e i mille euro, salvo poi accorgersi, nel momento in cui è stata resa nota dall’assessorato regionale la somma stanziata, 274 mila euro circa, l’impossibilità di coprire le spese gestionali degli otto progetti.
Dallo stanziamento assegnato occorre detrarre altri oneri aggiuntivi: spese previdenziali e per la sicurezza, assicurazioni, bolli. Tutto compreso, nulla escluso. Conti alla mano i soldi non bastano, da qui la necessità di rimodulare i progetti riducendo drasticamente il numero delle unità lavorative: da 160 a 92 (Giarre, cantieri di servizio: ecco la graduatoria!). Vallo a spiegare agli esclusi che un errato calcolo ha determinato un taglio lineare, che spegne sul nascere le aspettative di decine di nuclei familiari che riponevano le proprie speranze in quell’impiego provvisorio.
Dal Comune fanno sapere che gli uffici dei Servizi sociali sono ancora impegnati nelle operazioni di calcolo; un lavoro complesso e delicato. Nelle scorse settimane è stata resa nota la prima graduatoria provvisoria: su 600 istanze pervenute ne sono state ammesse 476. Il sindaco Roberto Bonaccorsi anticipa che la graduatoria definitiva, appena pronta, sarà sottoposta all’attenzione della Guardia di Finanza allo scopo di verificare l’eventuale presenza di false attestazioni.