Ci sarebbe anche l’infermiera del triage, in servizio mercoledì scorso, tra gli indagati per la morte sospetta di Antonino Gulisano, l’uomo di 47 anni stroncato da un infarto dopo tre ore di attesa al pronto soccorso di Acireale per un elettrocardiogramma.
A seguito della denuncia presentata dal fratello Sebastiano, la Procura ha subito aperto un fascicolo ed iscritto nel registro degli indagati la dottoressa di turno al Pronto soccorso come atto dovuto per consentirle di nominare un perito di parte in occasione dell’esame autoptico.
Anche l’Asp, a seguito della morte sospetta, ha immediatamente avviato tutte procedure previste dalle attività di gestione del rischio clinico e sospeso l’altra dottoressa in servizio quel pomeriggio.
“Dall’indagine interna – conferma il manager dell’Asp 3, Giuseppe Giammanco, ad un quotidiano nazionale – abbiamo riscontrato comportamenti non consoni alla corretta gestione del paziente e abbiamo applicato il provvedimento cautelativo in attesa degli esiti del procedimento disciplinare già avviato”.
Intanto questo pomeriggio il Pubblico Ministero nominerà il medico legale che avrà l’incarico di effettuare l’autopsia sul corpo della vittima, disposta per domani.
Sarà il professore Piccirillo, invece, il consulente di parte nominato dalla famiglia Gulisano.
Sulla vicenda interviene anche il Ministro Beatrice Lorenzin che vuole vederci chiaro sul presunto caso di malasanità scoppiato ad Acireale.
Il Ministero avrebbe infatti chiesto ai carabinieri del Nas di Catania un’informativa urgente sull’episodio.
Intanto questa sera, a Giarre, ad un anno dalla morte di Maria Mercurio, il comitato dei cittadini e le varie associazioni scenderanno in piazza “per non dimenticare” le vittime del territorio, dopo la chiusura del pronto soccorso ed il depotenziamento del Sant’Isidoro e San Giovanni di Dio.