Giardini Naxos: allarme Rom a Chianchitta -
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Giardini Naxos: allarme Rom a Chianchitta

Giardini Naxos: allarme Rom a Chianchitta

I famigerati “zingari” si sono appropriati dell’edificio dell’ex mattatoio ubicato nel popoloso quartiere, destando non poche preoccupazioni tra i residenti, di cui ha preso le difese l’esponente locale della Destra radicale Massimo Adonia

Nel recente passato sarebbero stati gli artefici dell’omicidio di un noto imprenditore locale ed avrebbero anche “imbrattato” i campanelli ed i citofoni di parecchie abitazioni del paese con i “disegnini in codice” indicanti i luoghi ideali (case disabitate, residenti anziani, donne sole, ecc.) dove poter mettere agevolmente a segno furti e rapine. Eppure a Giardini Naxos i famigerati Rom stanno tornando ad attecchire, essendosi da qualche settimana insediati nello stabile dell’ex mattatoio del quartiere Chianchitta ed ingenerando non poco allarmismo tra i numerosi residenti della zona.

Ad onor del vero, la settimana scorsa i carabinieri e gli agenti di polizia municipale della prima colonia greca di Sicilia, attraverso un blitz congiunto, hanno fatto sgomberare l’immobile in questione, ma a quanto pare l’operazione non ha sortito gli effetti sperati in quanto la struttura, alquanto degradata, continua a risultare accessibile a chiunque essendole stati tagliati i lucchetti e divelte le serrature.

A farsi portavoce dei comprensibili malumori degli abitanti del popoloso quartiere Chianchitta è Massimo Adonia, storico esponente naxiota della Destra radicale (dimessosi di recente da portavoce locale del Movimento “Noi con Salvini” perché da lui considerato troppo “berlusconiano”) nonché esperto del primo cittadino giardinese Nello Lo Turco proprio per quanto concerne le problematiche del rione in cui i nomadi hanno deciso di fissare il loro “accampamento”.

«Senza ulteriori ed efficaci controlli – avverte Massimo Adonia (nel riquadro sulla foto dell’ex macello di Chianchitta)saremo costretti ad agire individualmente con metodi diversi e con le conseguenze del caso, perché riteniamo che la sicurezza dei cittadini debba avere priorità assoluta sulle appropriazioni indebite ed abusive dei pericolosissimi zingari».

Rodolfo Amodeo

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