Francavilla: “Chiare, fresche e dolci acque” -
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Francavilla: “Chiare, fresche e dolci acque”

Francavilla: “Chiare, fresche e dolci acque”

Sono pervenuti ambedue quest’oggi i rassicuranti risultati delle analisi commissionate dal Comune all’Arpa di Messina e ad un laboratorio di Catania per accertare l’eventuale tossicità del liquido rosso che la mattina dello scorso 7 luglio ha inondato il canale d’irrigazione di contrada Fanterilli e di quello bianco-schiumoso fuoriuscito alcuni giorni dopo dal rubinetto di un’abitazione privata

E’ giunto finalmente questa mattina al municipio di Francavilla di Sicilia l’atteso verdetto dell’A.R.P.A. (ossia l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) in merito a quello strano ed inquietante fenomeno verificatosi lo scorso 7 luglio, quando le acque del canale d’irrigazione di contrada Fanterilli mostravano un’intensa colorazione rosso-violacea.

Intanto, come già appurato dal personale dell’Ufficio Tecnico Comunale francavillese a seguito del sopralluogo effettuato quella stessa mattina, anche i responsabili dell’Arpa hanno confermato nel loro responso che il materiale che ha conferito all’acqua quella strana colorazione “è verosimilmente riconducibile ad una sostanza contenente inchiostro o a qualche prodotto di scarto” provenienti da un’industria cartaria ubicata nella zona in cui ricade il canale Fanterilli.

In ogni caso, esaminando i due campioni di acqua rossa inviati loro dal Comune di Francavilla, gli analisti della sezione messinese dell’organismo di protezione ambientale hanno testualmente attestato che “per i valori di concentrazione riscontrati dei parametri considerati, gli esiti analitici evidenziano idoneità per uso irriguo”.

Stando a tale rassicurante pronunciamento, pertanto, gli agricoltori francavillesi non dovrebbero avere nulla da temere se hanno irrigato i loro prodotti con quel liquido anomalo e, di conseguenza, nemmeno i consumatori che di essi si sono cibati o dovessero cibarsi.

«Quanto accertato dall’Arpa – dichiara al riguardo il sindaco di Francavilla, Lino Monea – dovrebbe bastare per tranquillizzare la cittadinanza francavillese su ciò che è avvenuto nella mattinata del 7 luglio in contrada Fanterilli. Ed i primi ad accogliere positivamente questi risultati siamo noi amministratori comunali che, sino a prova contraria, viviamo anche noi in questo paese insieme alle nostre famiglie. Dico questo perché, stando alle polemiche che il caso ha innescato, ci è sembrato di capire che, per qualcuno, il sottoscritto sindaco ed i suoi assessori quasi “godevamo” nel veder “avvelenare” il nostro territorio. Ed, invece, ci siamo immediatamente attivati, facendo appello a tutti gli organismi competenti (Procura della Repubblica compresa), per far luce sull’allarmante fenomeno. Ne approfitto, comunque, per ringraziare quei cittadini che ce l’hanno segnalato, ed invito tutti gli altri a fare altrettanto qualora, nell’ambito del territorio comunale, dovessero notare anomalie, disfunzioni e problemi vari. Per il resto, si è ingenerato un ingiustificato allarmismo che, come mi ha confermato un agricoltore, in queste settimane ha provocato una sensibile flessione nelle vendite della frutta e degli ortaggi prodotti dalle campagne francavillesi. Prima, dunque, di gridare allo scandalo e puntare l’indice accusatorio, si farebbe bene ad accertarsi su come stanno realmente le cose, altrimenti si rischia di arrecare alla nostra comunità un danno sia d’immagine e sia economico».

E sempre quest’oggi, manco a farlo apposta, è pervenuto pure il responso che consentirà di far dormire sonni tranquilli anche a quel giovane professionista francavillese il quale qualche settimana fa denunciò, con tanto di foto su Facebook, la fuoriuscita dal suo rubinetto di casa di acqua schiumosa e biancastra, quasi evocante, almeno alla vista, il… liquido seminale.

«Pure in questo caso – sottolinea il sindaco Monea – ci siamo tempestivamente attivati per sottoporre ad analisi le acque del nostro acquedotto, prelevandone quattro campioni rispettivamente dal pozzo di contrada Bragaseggi, da Via Don Nino Russotti e dalle pubbliche fontanelle di Piazza Annunziata e Piazza San Paolo. Ebbene: il dottor Bruno Catara, responsabile tecnico del laboratorio di analisi catanese con cui il nostro Comune è convenzionato, ha accertato che in nessuno dei quattro campioni prelevati si riscontrano tracce di qualsivoglia batterio. Desidero, pertanto, rassicurare quel mio concittadino allarmatosi per quanto ha visto uscire quella sera dal suo rubinetto: discutendone con esperti, mi è stato detto che il fenomeno da lui denunciato è ascrivibile a sporadici e normalissimi fenomeni fisico-chimici originati dalla pressione con cui l’acqua scorre nelle tubazioni».

Rodolfo Amodeo

FOTO: il canale d’irrigazione di contrada Fanterilli come si mostrava la mattina dello scorso 7 luglio, il liquido bianco-schiumoso fuoriuscito alcuni giorni dopo dal rubinetto dell’abitazione privata di un cittadino francavillese e, nel riquadro, il sindaco di Francavilla, Lino Monea

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