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Acireale: Biagio Fichera ha presentato la sua ultima opera

Acireale: Biagio Fichera ha presentato la sua ultima opera

L’intellettuale eclettico acese Biagio Fichera, classe 1938, non intende andare in pensione e così in piena estate 2016 presso il “Centro culturale Pinella Musmeci” della villa Belvedere ha presentato la sua ultima opera, in ordine di tempo, “Il lavoro stanca”, con sottotitolo “Alla ricerca dei mestieri perduti”.

Biagio Fichera è scrittore, poeta e fotografo nonché noto studioso delle tradizioni popolari dell’intera Sicilia per cui non gli è stato difficile racchiudere in ben ottanta pagine, cioè, riportare alla luce tutti quei mestieri quasi spariti che per metà del tempo del XX  secolo hanno rappresentato l’ossatura portante delle attività commerciali e dell’artigianato.

Biagio-Fichera-02171“Nella storia – ha dichiarato Fichera – la tradizione culturale lavorativa era la misura della capacità di sapienza, di sviluppo e creatività di una generazione. I ragazzi andavano a “mastro” con la speranza un giorno di potersi “armare” in proprio una bottega entrando a pieno titolo nell’Arte prescelta”.

Due i relatori. Il sacerdore, prof.re Salvatore Pappalardo, nativo di Aci Catena, classe 1920, ex docente nei licei, preside, e attuale socio effettivo dell’Accademia di Scienze Lettere e Belle Arti degli Zelanti e dei Dafnici di Acireale. E Giuseppe Vecchio, giornalista, altro catenoto. L’interessante serata è stata aperta da Giuseppe Vecchio il quale ha pensato bene di presentare l’autore del volume, la sua personalità, il suo carattere, la sua variegata carriera, ricordando e leggendo un vecchio articolo di metà degli anni ’60 del Novecento del prof.re Salvatore Pappalardo, articolo riguardante proprio l’attività culturale di Biagio Fichera (foto a destra).

Il nostro Fichera in quegli anni era anche un ottimo fotografo, l’autore di un’opera in versi dedicata al  presidente degli Stati Uniti assissinato a Dallas, l’autore di canzoni per bambini, ed altro ancora.  Il canonico prof.re Pappalardo, da uomo di scuola, da cultore della storia e letteratura latina ha preferito, invece, confrontare i vecchi proverbi siciliani con buona parte dei mestieri antichi riportati da Fichera nel suo volume.  Serata, quindi, conclusasi con molti elogi nei confronti dell’autore di “Il lavoro stanca” perchè Biagio Fichera da uomo di cultura e operatore culturale ha fatto conoscere agli acesi giovani e meno giovani, notizie, usi e costumi del nostro passato, utili come conoscenza  e motivo di amore per la Città ed i suoi cittadini.

Camillo De Martino

Nella foto sopra da sinistra Giuseppe Vecchio, il sac. Prof.re Salvatore Pappalardo, Biagio Fichera.

 

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