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Francavilla, tutte le verità del sindaco Monea

Francavilla, tutte le verità del sindaco Monea

Il primo cittadino del Comune dell’Alcantara replica punto per punto al suo predecessore ed ex alleato, che nei giorni scorsi lo aveva accusato di aver sperperato il “tesoretto” da quasi due milioni di euro da lui lasciato nelle casse dell’ente di Piazza Annunziata. Salvatore Nuciforo, intanto, lamenta di essere vittima di continue contravvenzioni stradali dal sapore “persecutorio”

A Francavilla di Sicilia in questa estate 2016 piuttosto perturbata, a tenere banco più che gli spettacoli sono le “scaramucce” tra l’attuale sindaco Lino Monea ed il suo predecessore Salvatore Nuciforo.

Quest’ultimo, addirittura, sta lamentando pubblicamente di essere vittima di una sorta di persecuzione “automobilistica” in quanto negli ultimi giorni la sua Dacia Duster è stata più volte multata dai vigili urbani francavillesi mentre sostava in maniera presumibilmente irregolare in alcune strade del paese.

Ma l’ex primo cittadino si è prontamente vendicato: non appena ha notato “fuori posto” l’autovettura privata di uno degli agenti di Polizia Locale che gli aveva elevato una contravvenzione, ha costretto tale vigile ad… automultarsi lui stesso.

Intanto, il sindaco in carica Lino Monea ha diramato un documento di replica alle recenti dichiarazioni polemiche di Nuciforo in merito all’attuale gestione finanziaria del Comune di Francavilla. Pubblichiamo di seguito i vari stralci di tale nota, riferiti alle specifiche questioni tirate in ballo dall’ex primo cittadino.

Patto di Stabilità. «Checché ne dica Salvatore Nuciforo – esordisce Lino Monea – torno a ribadire che il patto di stabilità è un vincolo entrato in vigore nell’anno 2013, ma fa riferimento alla media delle spese correnti sostenute nel triennio 2009-2011, ossia quando era lui il sindaco di Francavilla. Ed a questo proposito mi piace constatare che, nelle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi da Nuciforo al Gazzettino Online, è lui stesso ad ammettere che ai suoi tempi “la spesa comunale era andata oltre certi livelli”. E’ vero che la mia Amministrazione ha sforato il patto di stabilità, ma c’è da dire che tale sforamento avremmo potuto evitarlo in un solo modo, ossia aumentando al massimo le tasse dei cittadini, così come si è fatto in tanti altri Comuni. Ebbene: io ho scelto di non farlo, pur sapendo di dover subire delle penalizzazioni (come le riduzioni dei finanziamenti esterni e delle indennità di carica di noi amministratori comunali) che ora mi vengono rinfacciate. Sono certo, infatti, che i cittadini francavillesi, in questo periodo di difficoltà economica, preferiscano… una festa in meno e qualche euro in tasca di più».

L’“eredità” del sindaco Nuciforo. «Il riferimento di Nuciforo ai due milioni di euro che la sua gestione amministrativa avrebbe lasciato “in dote” alla mia, è bizzarro e pretestuoso. Sono costretto ad affermare ciò perché non solo non ho trovato in cassa i due milioni di cui lui parla, ma ho dovuto viceversa fare fronte immediatamente ad una situazione debitoria, così come ho provveduto a comunicare, a pochi mesi dal mio insediamento, ai consiglieri comunali del gruppo d’opposizione a seguito di una loro richiesta al riguardo. Come si evince in quella nota di riscontro del 7 marzo 2013, i debiti ammontavano a quasi quattordici milioni di euro (esattamente € 13.993.654,76), mentre i crediti a poco più di nove milioni (esattamente € 9.700.842,97). Credo che tali inequivocabili cifre parlino chiaro e siano altamente illuminanti ai fini della comprensione della verità dei fatti».

La chiusura dell’I.P.A.B. “Opera Pia – Collegio di Maria”. «Nuciforo continua a ripetere, come fosse un “mantra”, che mi ha fatto il “favore” di “salvare” il sottoscritto dal “fallimento” dell’Opera Pia di Via Visconte Ruffo, di cui ero presidente del CdA. Anche qui bisogna ripristinare la verità, perché l’assorbimento da parte del Comune del personale delle ex Ipab non è stata una scelta politica discrezionale per favorire qualcuno, e nella fattispecie il sottoscritto: in realtà siamo in presenza dell’adempimento ad un preciso obbligo di legge fissato da un decreto dell’allora Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo. Inoltre Nuciforo tace sul fatto che il Comune da questa vicenda ha tratto indiscutibili vantaggi economici, avendo acquisito al proprio patrimonio il grande immobile nel quale aveva sede l’Opera Pia, il cui valore è stato stimato intorno ai due milioni di euro. E dimentica anche che quello stabile è servito ad ospitare gli allievi della scuola materna, facendo risparmiare all’ente le rispettive spese di locazione, durante i lavori di messa in sicurezza dell’istituto di Piazza Pirandello».

Gli “uomini” di Monea. «Ha fatto bene Nuciforo a ricordare che delle sue gestioni amministrative hanno fatto parte persone di mia fiducia, che a tutt’oggi mi ritrovo accanto in veste di assessori. Perché si sappia che queste stesse persone erano per me un riferimento politico quando, ricoprendo prima il ruolo di presidente del Consiglio Provinciale di Messina e poi di assessore provinciale ai Lavori Pubblici, ho fatto sì che il Comune di Francavilla potesse ottenere finanziamenti per circa un milione e mezzo di euro, impiegati per rimettere in sesto le strade interpoderali, per realizzare la tensostruttura di contrada Barilaro e per sostenere le attività di varie associazioni locali (quali “Chorus”, “NovAlba” ed “Atlantide”) in occasione dell’allestimento di eventi artistici, culturali e religiosi. Da tutto questo, le Amministrazioni del sindaco Nuciforo ne hanno tratto sicuramente vantaggio. Se poi vuole condividere le sue responsabilità con gli esponenti del mio gruppo politico che lo hanno affiancato nelle sue due gestioni amministrative, si sbaglia di grosso perché, volenti o nolenti, il sindaco era lui, e lui soltanto, interloquendo con i funzionari comunali, poteva avere l’esatto polso della situazione economico-finanziaria dell’ente».

Riflessioni conclusive. «L’ex sindaco Salvatore Nuciforo, oggi anche ex consigliere comunale eletto nella mia lista nella competizione amministrativa di quattro anni fa, ha preferito brigare perché l’organo consiliare fosse sciolto, tradendo la fiducia accordatagli dai cittadini. L’esercizio dei diritti democratici gli avrebbe fornito elementi più precisi sugli argomenti da lui tirati in ballo e trattati in maniera imprecisa ed approssimativa. Da consigliere comunale avrebbe, altresì, potuto esercitare anche il suo diritto di controllo dall’interno dell’istituzione locale. Purtroppo, però, personalismi esasperati e sentimenti di rivalità hanno preso il sopravvento sull’interesse per il bene comune».

Rodolfo Amodeo

 

FOTO-VIGNETTA: l’ex sindaco Salvatore Nuciforo mentre “litiga” con un vigile urbano ed, al centro, l’attuale sindaco di Francavilla di Sicilia, Lino Monea           

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