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Strano, “pioniere” degli artisti di Francavilla

Strano, “pioniere” degli artisti di Francavilla

Riposo estivo nel Comune d’origine per l’affermato pittore e scultore emigrato in Australia alla fine degli Anni Sessanta. Fu il primo giovane del paese ad accostarsi all’attività creativa in maniera professionale. In occasione della recente vacanza in Italia è stato ricevuto a Palazzo Madama dal senatore Francesco Giacobbe, altro siciliano illustre nella Terra dei Canguri

In queste settimane estive, tra i suoi vacanzieri “vip” Francavilla di Sicilia ha annoverato il maestro Salvatore Strano, nato esattamente settant’anni fa nel Comune dell’Alcantara ed emigrato ventunenne in Australia, dove si è fatto apprezzare come pittore nonché artefice di statue e restauri per le chiese.

Nel paese natio, Strano si contraddistinse sin da giovanissimo per essere stato il primo artista “professionista”: in pratica, mentre oggi si ha la possibilità di frequentare agevolmente gli Istituti d’Arte sorti in questi ultimi decenni anche nei centri di provincia, nei “lontani” Anni Sessanta Salvatore Strano, affrontando notevoli sacrifici, già attendeva a questo tipo di studi (allora considerati “avanguardistici”) presso il Liceo Artistico di Reggio Calabria. Ad indurlo a “varcare lo Stretto” la spiccata inclinazione, manifestatasi in lui sin dalla più tenera età, per il disegno, indirettamente ereditata dal papà falegname, il quale gli trasmise la passione per gli schizzi ed i bozzetti che precedevano la realizzazione di un qualsiasi mobile. «E ricordo anche – sottolinea l’artista rievocando gli anni dell’infanzia – che alla scuola elementare concludevo tutti i miei temi con un… disegno. Il mio destino, pertanto, era segnato…».

E rimanendo in tema di “amarcord” giovanili, nella memoria e nel cuore del maestro Strano è rimasta scolpita quella “storica” prima Collettiva di artisti locali del 1966, un evento allora assolutamente nuovo e quasi “rivoluzionario” per Francavilla. Si svolse nel plesso delle scuole elementari su iniziativa di alcuni insegnanti, con in testa il compianto ex sindaco Salvatore Puglisi e Salvatore Rao. Salvatore Strano fece, in quell’occasione, la sua prima “uscita pubblica”, divenendo un punto di riferimento per i ragazzini del luogo aspiranti artisti, come il cugino Francesco Consalvo, oggi apprezzato ceramista, ed il noto restauratore Antonino Immesi, con i quali, durante le sue recenti ferie a Francavilla, il creativo siculo-australiano ha voluto condividere le gioie di un delizioso pranzetto presso una rinomata trattoria del paese.

Ma oltre ai suoi esordi artistici, i francavillesi ricordano anche i suoi trascorsi sportivi come brillante terzino sinistro in una squadra di Calcio locale.

Ad emigrare alla volta della Terra dei Canguri furono prima di lui i genitori. Strano approdò lì qualche anno dopo (nel 1967) con l’intenzione di trascorrerci una vacanza, ma essendo parecchio legato alla madre, che nel frattempo era rimasta vedova, si decise a rimanerci definitivamente.

Oggi, dunque, il “pioniere” degli artisti francavillesi risiede a Sidney ed è un punto di riferimento per le comunità siciliane in Australia, che spesso, nell’intento di tenere saldo il legame con gli amati luoghi d’origine, gli hanno commissionato la realizzazione delle statue dei santi protettori dei rispettivi paesi di provenienza (a cominciare dalla “sua” comunità francavillese, per la quale Strano ha riprodotto il simulacro della patrona Santa Barbara).

Ma oltre che di arte sacra, Salvatore Strano si è occupato con successo anche di pittura (dallo stile decisamente impressionista) e di lavorazione della ceramica per conto di importanti aziende (tra cui una ditta della Toscana). A Francavilla di Sicilia, in particolare, i suoi dipinti arredano case private e qualche stanza del palazzo municipale di Piazza Annunziata.

In occasione del suo soggiorno in Italia durante quest’estate 2016, il maestro Strano ne ha approfittato per riabbracciare, andandoli a trovare ad uno ad uno nelle rispettive città di residenza, i suoi ex compagni del Liceo Artistico di Reggio Calabria, mentre a Roma è stato ricevuto insieme alla moglie a Palazzo Madama dal senatore Francesco Giacobbe, originario di Piedimonte Etneo ed eletto rappresentante nel Parlamento italiano della Circoscrizione Australia-Oceania, il quale si è dichiarato fiero di tutti quei siciliani che, come l’artista di Francavilla di Sicilia, fanno onore nel mondo alla loro terra natia.

Prima che prendesse il volo per Sidney, abbiamo chiesto al maestro Salvatore Strano un suo raffronto tra la Francavilla in cui ebbe a vivere negli Anni Sessanta e quella che ritrova oggi ogni qualvolta ci fa ritorno. «Rispetto ad allora – ha risposto l’artista – è una cittadina senz’altro più grande e sviluppata urbanisticamente. Purtroppo, però, mi risulta che l’economia locale attraversa ormai da tempo una fase di profonda recessione e che per i giovani le prospettive di lavoro sono pressoché inesistenti. Inoltre, specie presso le nuove generazioni, sono venuti meno quei rapporti umani di una volta, soppiantati dalla comunicazione via Web, sicuramente utilissima, ma da sfruttare nella giusta misura. E’ triste dover constatare come questo problema, probabilmente comune a tutta la società contemporanea, abbia investito pure i piccoli centri di provincia “a misura d’uomo”, tra i quali dovrebbe rientrare la nostra Francavilla, per la quale auspico un risveglio sia economico che culturale».

Rodolfo Amodeo

 ROMA - Salvatore Strano con la moglie all'ingresso di Palazzo Madama, sede del Senato

FOTO PRINCIPALE: il maestro Salvatore Strano a pranzo tra i suoi “discepoli” francavillesi (da sinistra) Antonino Immesi e Francesco Consalvo

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