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Libero Consorzio: oggi tavolo tecnico

Libero Consorzio: oggi tavolo tecnico

Un ulteriore step per gettare lumi sulla ridefinizione della geografia territoriale amministrativa. Oggi alle 18:00 a Taormina, presso la sede comunale, un tavolo tecnico rappresentato sia dai sindaci dell’area catanese che da quelli dei comuni del messinese, sarà chiamato ad affrontare il nodo del libero consorzio dei comuni. Intanto, l’attuale fase di stallo, figlia di una legislazione ancora carente in materia, affolla di interrogativi i pensieri delle varie associazioni attive nell’area Jonica. Tra le varie associazioni impegnate in una disamina sulla questione, vi è anche il movimento politico-culturale “Articolo 1”. “Siamo ancora ad uno stadio embrionale del percorso che porterà all’istituzione del libero consorzio dei Comuni – spiega Alfredo D’Urso, leader dell’associazione –. Senza una precisa definizione delle competenze, non è possibile porre in essere l’organizzazione di una nuova realtà territoriale. Ritengo comunque che la costituzione di un’entità come il consorzio debba contemplare l’idea di unificare Giarre, Riposto e Mascali. In ogni caso, la nascita del consorzio, non potrà prescindere da una serrata collaborazione tra i comuni predetti. Occorre comprendere inoltre quale vocazione o assetto saranno assegnati alla “struttura” consortile. Ipotizzo infatti che un’eventuale vocazione di taglio turistico difficilmente possa escludere Acireale. È chiaro però che tutto questo dipenderà anche dall’attivazione di politiche improntate ad una convergenza di intenti. Senza la volontà di fare fronte comune, si allungheranno i tempi di definizione di un mosaico armonico ed efficiente. Preciso inoltre che un’inclusione di Acireale nel consorzio non debba necessariamente comportare l’occupazione di una posizione egemonica da parte del comune predetto. Sono le idee e la progettualità a determinare i ruoli all’interno di un ente. Non il bacino d’utenza che un Comune esprime. Interviene il sindaco di Giarre Roberto Bonaccorsi: “non siamo ancora in possesso di un decreto che determini i criteri di attribuzione delle funzioni. Nel caso in cui non si dovessero delineare delle scelte definite, Giarre andrebbe a confluire nell’alveo originale dell’ex Provincia, del quale fa parte il comune di Acireale, già svincolatosi dall’area metropolitana”.

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