“Nei giorni scorsi, io e il vice sindaco Ezia Carbone, abbiamo assistito alla sepoltura, nel campo comune del cimitero di Aci Castello, di un immigrato, identificato con un numero, anziché con il proprio nome e cognome”. A parlare è Carmelo Scandurra, presidente del Consiglio comunale di Aci Castello.

Continua Scandurra: “Un uomo o una donna con una storia, con una vita ma, soprattutto, con la speranza di trovare una vita migliore rispetto a quella che si è lasciato alle spalle. Speranza che si è infranta in chissà quale parte del mare”.

Si tratta di uno dei tanti migranti morti durante le recenti traversate. La Prefettura ha chiesto a tutti i sindaci della provincia etnea la disponibilità a seppellire nel cimitero almeno una di queste persone che hanno trovato la morte invece della speranza di cui parla il presidente Scandurra.

Il sindaco Filippo Drago ha manifestato immediatamente la propria disponibilità a questa richiesta e il corpo del migrante deceduto ha trovato la pace della sepoltura nella generosa terra castellese. “Noi – sottolinea  Scandurra concludendo – da buoni cristiani, avevamo il dovere di dare quanto meno una giusta sepoltura a questo essere umano. E l’abbiamo fatto”.

Orazio Vasta