Gianfranco Pappalardo Fiumara, pianista e docente anche quest’anno rappresenta la cultura italiana nel mondo ospite per la settimana internazionale della lingua italiana nel mondo una emozione per la sua professione?  “Si! rappresentare l’Italia ormai da 4 anni nella settimana internazionale della cultura italiana nel mondo per me – afferma l’artista ripostese – è motivo di orgoglio e anche il coronamento penso di una aspettativa raggiunta ma che mi porta ad essere sempre più alla ricerca di nuove mete formative”.

– Quest’anno è la Cina il paese che la ospite sia come docente che quale concertista. “Sono ospite dell’ambasciata d’Italia in Cina e dell’istituto italiano di Cultura diretto dal prof. Alberto Manai e mi esibirò informe al tenore romano Roberto Cresca , sotto l’egida del Presidente della Repubblica, in un programma con intermezzi d’opera e pezzi da camera del grande repertorio italiano . Faremo anche delle lectio magistralis sull’opera lirica italiana.

 – Ecco l’opera italiana è artiste nei processi evolutivi e culturali della nostra società?  “Perbacco eccome! L’opera lirica è il veicolo più importante per la diffusione della nostra lingua all’estero e grazie ad essa moltissimi stranieri si avvicinano allo studio della lingua e cultura italiana che altrimenti all’estero passerebbe sconosciuta ai più. Tanto attuale che è stata approvata la candidatura presso l’UNESCO per rendere l’opera lirica italiana patrimonio dell’umanità.

– Cosa consiglia ad un giovane che vuole accostarsi in questo periodo di crisi alla vocazione dell’arte? “Tutti i più grandi hanno patito in sofferenza per poi arrivare ad avere un nome e potrei fare gli esempi più eclatanti. Ci vuole solo amore e vocazione intrisa di mente imprenditoriale”. In conclusione, quali sono i prossimi impegni? “Sempre nei paesi asiatici, Corea, Giappone e Birmania per onorare il nuovo governo democratico”.