Marcatori: st 20’ Reginaldo, 22’ Paolucci, 38’ Biagianti,
CATANIA: (4-3-3): Pisseri 7; Di Cecco7,5, Gil 7, Bergamelli 6, Djordjevic 6,5; Biagianti 7, Bucolo 6, Mazzarani 6 (30’ st Fornito sv); Barisic 6,5 (26’ st Piscitella sv), Paolucci 6,5 (34’ st Calil 6), Di Grazia 6,5. A disposizione: Martinez; De Rossi, De Santi, Nava, Silva, Scoppa, Piermarteri, Anastasi, Graziano. All. Rigoli.
PAGANESE (3-4-2-1): Chiriac 6,5; Di Cuonzo 6, Alcibiade 6, Camilleri 6,5; Cicerelli 6 (40’ st Zerbo s.v.), Maiorano 6, Pestrin 6,5, Della Corte 6 (36’ st Silvestri sv); Herrera 5,5 (18’ st Celiento 6), Deli 6,5; Reginaldo 6,5. A disposizione: Coppola; Picone, Mansi, Parlati, Tagliavacche, Mauri, Caruso. All. Grassadonia 6.
Arbitro: Chindemi di Viterbo 5
Note. Ammoniti Biagianti per proteste, Maiorano e Di Cecco per gioco falloso, Della Corte per ostruzionismo.
Calcio d’angolo 10-3. Recuperi pt 1’ e st 4’ . Spettatori 7.863 (4.769 abbonati, 3.094 paganti) con un incasso di 28.398 euro.
Se non è la partita della svolta quanto meno è quella della conferma. I rossazzurri, infatti, concedono il bis: dopo il Lecce anche la Paganese, non una “grande” del campionato, come le squadre battute fino ad ora dagli etnei, esce battuta dal Massimino. Partita combattuta, sofferta, con gli etnei passati addirittura in svantaggio con il più classico dei gol in contropiede. Ma la vittoria del Catania è meritata e supportata da una migliore fluidità di gioco, segnale di un assestamento tattico e di protagonisti sul campo. Di Cecco, ad esempio, si conferma sulla corsia esterna utilissimo, anzi impeccabile, in fase di contenimento e pronto a supportare Di Grazia, che oggi ha fallito nel finale la possibilità di arrotondare il risultato e di segnare per la terza volta consecutiva davanti al suo pubblico, ma non è stato certo meno utile del passato. Ottima la prestazione di capitan Biagianti che forse ha disputato una delle sue migliori partita in maglia rossazzurra: liberato dal ruolo prettamente di interdizione, affidato a motorino Bucolo, ha spostato in avanti di qualche metro il suo baricentro diventando protagonista nell’impostazione di numerose azioni. Impeccabile, al solito, Pisseri, soprattutto con un intervento salva partita al 28’ del primo tempo, quando si è trovato a tu per tu con Reginaldo. Il ritorno in campo da titolare ha coinciso con la rete per Paolucci, certamente attivo ma non sempre pericolosissimo. Forse da rivedere, invece, la posizione tattica del pur volenteroso Barisic, forse troppo defilato sulla corsia esterna: troppe volte è stato lui, un gigante, a crossare per due piccoletti come Paolucci e Di Grazia.
La Paganese, da parte sua, si è limitata a schierare una muraglia al limite dei sedici metri e tentare qualche rara sortita in ripartenza e in questo modo è riuscita a sbloccare il risultato. Lancio di Deli dalla trequarti a tagliare la difesa, buon controllo e tiro imparabile. Il Catania pareggia subito dopo con Paolucci che corregge in porta un tocco di Di Grazia su cross di Barisic. Il raddoppio con un’azione simile: cross teso di Di Cecco, controllo volante di Biagianti e deviazione in acrobazia.
“Spero sia la vittoria della svolta – ha dichiarato il tecnico eneo Pino Rigoli in sala stampa -. Non era facile battere la Paganese, loro hanno dimostrato il loro valore. Abbiamo ottenuto un risultato che può dare la giusta serenità all’ambiente. La squadra ha dimostrato spirito di sacrificio, in particolare nel secondo tempo, dopo essere passati in svantaggio nel nostro momento migliore. Paolucci e Biagianti hanno confermato di essere due esempi importanti per il gruppo”.
Daniele Lo Porto
Fonte sito partner siciliajournal