Giarre, parchi chiusi e inagibili. Un disastro senza precedenti -
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Giarre, parchi chiusi e inagibili. Un disastro senza precedenti

Giarre, parchi chiusi e inagibili.  Un disastro senza precedenti

Spazi verdi in totale stato di abbandono che necessitano di interventi manutentivi urgenti,  parchi pubblici e aree attrezzate comunali  in centro e nelle frazioni chiusi per ragioni di sicurezza. Ma anche per carenza di organico di giardinieri e custodi. Emblematico il caso del parco comunale di San Giovanni Montebello, dichiarato inagibile ma quotidianamente fruito clandestinamente da decine di giovani che saltano il cancello sfidando la sorte. Il tutto nella totale indifferenza, nonostante gli accorati appelli.  E ancora: quei parchi che rimangono aperti solo per alcune ore al giorno, come quello di corso Europa con i servizi igienici inagibili o il parco Giardino di Macchia che, oltretutto, necessita di una costante manutenzione.

C’è poi la villetta comunale di via Pertini, con il cancello aperto, giorno e notte, abbandonata nel degrado assoluto e che fa pendant con la villetta del largo Cismon del Grappa: sterpaglie e ruderi in abbandono. Decisamente critiche le condizioni in cui versa il parco Quattro Stagioni di via Silvio Pellico. Il comitato dei residenti, con a capo il prof. Nicolò Finocchiaro, annuncia battaglia. “Siamo pronti anche a presentare un esposto – afferma -; l’area a verde è assediata da una selva di arbusti, mentre, a causa del disinteresse dei giardinieri, siamo infestati da insetti e piccoli serpenti di campagna”.

Recentemente sulla mancata manutenzione del parco di via Pellico e sulla esponenziale crescita della vegetazione incolta è stata presentata in Consiglio una interrogazione del consigliere Leo Patanè che aveva manifestato la propria preoccupazione anche per lo stato di abbandono in cui versa il parco “Don Milani” di Trepunti. Dall’amministrazione solo un silenzio assordante. A ottobre scorso la I Commissione consiliare ha avviato i lavori per la predisposizione di un regolamento sull’utilizzo e la gestione elle aree a verde comunali. L’ennesimo e inutile palliativo.

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