Il responsabile zonale della Cisl comincia la sua corsa per la sindacatura con un comunicato stampa di presentazione. «Pensando ai miei due figli ed a tutti i nostri giovani – dichiara l’aspirante primo cittadino – sento il dovere di provarci ed ho la forza di crederci perché il nostro paese, trascurato da lungo tempo, merita un futuro migliore»

Esordio ufficiale, attraverso un comunicato stampa, del candidato a sindaco di Francavilla di Sicilia Vincenzo Pulizzi, sindacalista e responsabile zonale della Cisl, che nelle settimane scorse ha avuto la meglio in una elezione primaria cui hanno preso parte una trentina di cittadini particolarmente interessati alla vita politica locale.

«Chi è Vincenzo Pulizzi – inizia la nota dell’aspirante primo cittadino francavillese – lo sanno in tanti. Ma per chi non dovesse conoscerlo, mi presento: sono nato e cresciuto a Francavilla, dove lavoro, ho investito i miei risparmi e, soprattutto, dove ho deciso di vivere unitamente alla mia famiglia.

«I miei due figli sono stati il motivo per cui ho deciso di scendere in campo. Perché il mio desiderio più grande è che loro e tutti i nostri figli possano crescere, giocare, socializzare, studiare, lavorare e vivere nel nostro paese, in un ambiente sano ed a misura d’uomo. Per questo tutti siamo chiamati a fare la nostra parte nel rispetto delle regole civili, dell’ambiente e delle istituzioni.

«Sento la necessità di ambire ad un futuro migliore rispetto a quello a cui stiamo andando incontro, nel quale creare i presupposti e realizzare le condizioni di sviluppo e di crescita della nostra cittadina. Per questo motivo, avendo per troppo tempo delegato ad altri tale compito e rimanendo profondamente deluso dai risultati, ho deciso di impegnarmi in prima persona, facendo leva sulla mia volontà di lavorare per la comunità in cui vivo.

«Così, in vista della consultazione elettorale amministrativa della primavera prossima, insieme ad un nutrito gruppo di persone impegnate in diversi settori economici e sociali della realtà francavillese ed accomunate dallo stesso interesse e dallo stesso amore per il nostro paese, abbiamo dato vita ad una aggregazione aperta a tutti coloro che hanno manifestato e che vorranno manifestare il desiderio di assumersi un impegno civico per la “cura” e lo sviluppo del bene comune, che a mio avviso vengono trascurati da lungo tempo».

Pulizzi, che nella seconda metà degli Anni Novanta ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale d’opposizione nel gruppo politico facente capo all’attuale sindaco di Francavilla Lino Monea, rivela quindi la denominazione-slogan scelta per la compagine che lo ha indicato come leader.

«Abbiamo chiamato questo gruppo “La Svolta” – spiega  – proprio perché, uniti nel motto “Il dovere di provarci, la forza di crederci”, vogliamo avviare un percorso nuovo, un nuovo metodo di amministrare la cosa pubblica ed una nuova visione strategica e programmatica dell’ente Comune.

«Il nobile esercizio di amministrare la cosa pubblica dovrà nuovamente tradursi in strumento di sviluppo per la nostra Francavilla, affinché si costruiscano le basi per il futuro delle nuove generazioni e di tutta la comunità.

«L’obiettivo che ci prefiggiamo è quello di poter vivere in un Comune aperto, capace di rispondere alle esigenze ed alle aspettative dei suoi abitanti secondo i principi di solidarietà, equità e condivisione. Un Comune ed una comunità nuovi, che voltino pagina ritornando a dialogare tra di loro, a fare rete ed a collaborare con la scuola, con la Chiesa e con gli enti e le associazioni operanti nel territorio. Senza tralasciare di instaurare una forte sinergia con le altre municipalità del comprensorio dell’Alcantara.

«L’attuale crisi economica e sociale, che per Francavilla non è ancora tramontata, e la progressiva riduzione delle risorse finanziarie nei bilanci comunali, non accompagnate da una attenta programmazione strategica, ci costringono a dare una “svolta”. E noi – conclude Vincenzo Pulizzi – crediamo seriamente di avere, ovviamente con il sostegno dei nostri concittadini elettori, il coraggio e la forza di “svoltare”».

Rodolfo Amodeo