Una serata dedicata al militare in congedo impegnato da oltre tre lustri nella politica e nel sociale della prima colonia greca di Sicilia. Un’occasione per rievocare le tante iniziative da lui organizzate, ma anche per discutere delle principali problematiche e del futuro della cittadina turistica. Senza dimenticare chi soffre e chi non c’è più
Un ponte ideale tra il passato, il presente ed il futuro di Giardini Naxos è stato gettato qualche sera fa nei locali della discoteca “Tropicana” nell’ambito di un evento che ha avuto per protagonista il colonnello dell’esercito in congedo Mario Roma, personaggio che negli ultimi quindici anni è stato sempre politicamente e socialmente impegnato nella prima colonia greca di Sicilia e, più in generale, nel comprensorio jonico peloritano.
“Retrospettive: tre storici lustri” era la denominazione data al particolare incontro, coordinato dal dottor Giuseppe Leotta, presidente della locale associazione culturale “Idee in Movimento” e fresco di laurea magistrale in “Global Politics and Euro-Mediterranean relations”.
Di fronte ad un qualificato ed interessato uditorio, composto da una cinquantina di persone, sono state ripercorse le varie iniziative organizzate e promosse negli anni da Mario Roma, come gli spettacoli teatrali sulla Baronessa Macalda da Scaletta ed il Festival del Pesce Stocco, evidenziando altresì l’impegno politico (nell’ambito del Centrodestra) profuso dal colonnello per la sua Giardini Naxos, non tanto al fine di acquisire ruoli di “potere”, quanto piuttosto per tentare disinteressatamente di migliorare le sorti della cittadina turistica attraverso, soprattutto, il coinvolgimento delle giovani generazioni.
«Abbiamo fatto tanto negli ultimi quindici anni – ha dichiarato tra l’altro Mario Roma – ma possiamo fare ancora molto, a patto che intercorra un dialogo onesto e propositivo con le istituzioni. Il supporto di queste ultime è spesso fondamentale per realizzare iniziative che abbiano una ricaduta positiva sul territorio».
Diverse le personalità intervenute alla “serata d’onore”, tra cui l’onorevole Fabio Granata (che insieme al moderatore Leotta ha ribadito la contrarietà al progetto del nuovo porto turistico perché reputato troppo invasivo, sottolineando comunque che un porto più compatibile col territorio si possa e si debba fare), la docente ed operatrice culturale Fulvia Toscano (che ha lamentato l’assenza a Giardini Naxos di interlocutori culturali validi) e l’esperto in turismo Mario Bevacqua (che ha rimarcato le grandi potenzialità turistiche non sfruttate nella nostra regione). Hanno inoltre portato le rispettive testimonianze diversi altri amici, collaboratori ed estimatori di Mario Roma, come Mario Ianniello, Salvatore Bittichesu, Vincenzo Messeri, Domenico Di Guardo ed Adele Grungo.
Roma e Leotta hanno infine rivolto un pensiero ai concittadini residenti nel rione San Giovanni, duramente colpito dall’alluvione dei giorni scorsi, ed al recentemente scomparso Tanino Brunetto, indimenticabile presidente della locale squadra di Calcio, «che da grande uomo e da grande sportivo qual era – ha affermato commosso Giuseppe Leotta – rimarrà sempre nei nostri cuori».
Rodolfo Amodeo