Doveva essere una fabbrica dismessa e invece era “esplosiva” -
Catania
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Doveva essere una fabbrica dismessa e invece era “esplosiva”

Doveva essere una fabbrica dismessa e invece era “esplosiva”

La fabbrica di fuochi d’artificio dismessa era in realtà ancora in attività. E’ quanto ha scoperto la polizia di Catania che a Mineo, in contrada Fiume Caldo, ha sequestrato un ingente quantitativo di materiale esplodente.

Il controllo è stato eseguito dai poliziotti della Squadra Amministrativa e Sociale della Questura che, grazie anche alla collaborazione degli Artificieri delle Volanti ha accertato che la fabbrica aveva illecitamente ripreso la produzione.

Nella sede della fabbrica dismessa, sono stati trovati circa 1500 chili di materiale esplodente attivo, sufficiente a confezionare almeno otto tonnellate di artifizi pirotecnici.

Il titolare della fabbrica D.G. è stato denunciato per la fabbricazione di materiale esplodente in mancanza della licenza prefettizia e per omessa denuncia di materie esplodenti. Tutto l’esplosivo è stato sequestrato.

La Questura, ancora una volta richiama l’attenzione sull’utilizzo dei fuochi pirotecnici che devono essere acquistati solo da rivenditori autorizzati e maneggiati soltanto dagli adulti: artifizi di particolare potenza, solitamente confezionati illecitamente e venduti clandestinamente, possono causare gravi ferite e menomazioni irreparabili quali la perdita delle dita della mano o degli occhi. Anche le meno pericolose “stelline”, le “fiaccole” o i petardi di minor potenza, se usati in modo improprio possono causare ustioni o ferite da scoppio.

Le forze dell’ordine raccomandano di prestare attenzione ai più piccoli, specie se si trovano nelle condizioni di poter raccogliere artifizi pirotecnici non ancora esplosi. I bambini, infatti, sono quelli maggiormente esposti ai pericoli derivanti dall’improprio maneggio dei fuochi artificiali, anche di quelli leciti.

In prossimità delle feste di fine anno che causano sempre più spesso numerose vittime, specie tra i più piccoli, continuano i controlli disposti dal Questore Marcello Cardona per contrastare l’illecito commercio di artifizi pirotecnici.

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