Il 13 giugno scorso il Tribunale di Prevenzione, su proposta della Procura della Repubblica di Catania, confiscava – con decreto di primo grado – numerosi beni riconducibili a Ferdinando Vinciguerra, persona già condannata per ricettazione e rapina e considerata pericolosa perché vicina al sodalizio mafioso Santapaola-Ercolano, oltre ad essere imputata per un’ estorsione aggravata ai danni dell’ imprenditore Tomasich.
Tra i beni in confisca del Vinciguerra, oggi gestiti dal Tribunale tramite un amministratore giudiziario, vi sono, oltre ad alcuni immobili e veicoli, anche alcune società che operano nel settore della commercializzazione delle frutta e verdura e, tra queste, anche una società, la Quattro Stagioni S.r.l., che è titolare di un box al mercato ortofrutticolo presso il M.A.A.S.
Dopo alcuni mesi di gestione societaria, il Tribunale di Prevenzione disponeva di sospendere l’attività di questa ultima società presso il box al M.A.A.S., in quanto tale attività era “ingestibile e incontrollabile”.
I Vinciguerra, però, in numerose occasioni violavano i sigilli e si riappropriavano con violenza del box confiscato, continuando illegalmente l’attività economica ormai gestita dal Tribunale di Prevenzione.
Il 29 novembre scorso, in esecuzione di una attività di P.G. delegata dal Gruppo Misure di Prevenzione della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Paternò e militari Sezione Cinofili di Nicolosi, si recavano presso il Mercato Agro Alimentare Sicilia di Catania, sito in località Bicocca, per verificare se, ancora una volta, il box “Le Quattro Stagioni S.r.l.” proseguisse la propria attività commerciale, nonostante il provvedimento di sequestro della azienda e nonostante il provvedimento di sospensione emesso in precedenza dal Tribunale di Prevenzione di Catania e le continue intimazioni dell’amministratore giudiziario.
L’uso del box e l’attività di commercializzazione era, ancora una volta, illegalmente in esercizio ed i Carabinieri, in esecuzione di una perquisizione, ponevano sotto sequestro nuovamente il box, che veniva chiuso con nuovi sigilli e la merce in vendita.
Nella circostanza il titolare del box, Ferdinando Vinciguerra, 42 anni veniva nuovamente denunciato, in stato di libertà, per i reati di violazioni dei sigilli e di violazione di un provvedimento emesso dall’Autorità Giudiziaria, reati commessi avvalendosi del metodo mafioso.
Ieri, 10 gennaio, militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Paternò, a seguito di ulteriori indagini espletate nell’ambito del medesimo procedimento penale eseguivano ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Vinciguerra.
Il provvedimento scaturiva dai diversi episodi di minacce commesse, con metodo mafioso, in danno dell’avvocato Giuseppe Maria Francesco Fallica, amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione, per costringerlo a non dare esecuzione al provvedimento di sospensione e chiusura dell’azienda dell’indagato.
L’arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale Catania – Bicocca, come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria a disposizione del GIP che nei prossimi giorni dovrà procedere al suo interrogatorio.