Arresto latitante Andrea Nizza: risiedeva in una comoda villetta con moglie e figli VIDEO -
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Arresto latitante Andrea Nizza: risiedeva in una comoda villetta con moglie e figli VIDEO

Arresto latitante Andrea Nizza: risiedeva in una comoda villetta con moglie e figli VIDEO

Come anticipato ieri i carabinieri del Comando Provinciale di Catania, coordinati della Procura Distrettuale della Repubblica etnea, hanno arrestato Andrea Luca Nizza, 31 anni, irreperibile dal 12 dicembre 2014 e, dal giugno 2015, inserito nell’elenco dei latitanti pericolosi del Ministero dell’Interno.

Nizza, nonostante la latitanza, ha ricoperto il ruolo di responsabile dell’omonimo gruppo criminale, quale articolazione della famiglia di cosa nostra catanese “SantapaolaErcolano”, attivo nel quartiere di Librino (clicca e leggi Una latitanza di oltre 2 anni ed un curriculum criminale da paura: ecco chi è Andrea Nizza).

Le indagini, condotte con attività tecniche e servizi dinamici sul territorio, hanno avuto come epilogo  l’intervento risolutivo di questa notte che ha visto l’impiego massiccio di militari del Nucleo Investigativo.

Gli operanti – nel corso della notte – hanno fatto irruzione in una villetta, dotata di tutti i comfort, situata nella periferia di Viagrande, al confine con il Comune di Trecastagni.

Il latitante, che non ha opposto resistenza durante l’arresto, è stato trovato in compagnia della giovane moglie in gravidanza e di due dei suoi figli.

All’interno dell’immobile sono stati trovati anche due giovani coniugi incensurati, di 30 e 26 anni, Mario Finamore e Amalia Agata Arena, a loro volta arrestati per favoreggiamento personale aggravato dall’aver commesso il fatto per agevolare l’organizzazione mafiosa “Santapaola – Ercolano”.

I due, per quanto potuto accertare nell’immediatezza dei fatti, si prendevano cura della famiglia del latitante assicurando adeguata assistenza logistica.

Questa operazione costituisce un ulteriore importante risultato dell’ampia strategia di contrasto della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania e dei Carabinieri del Comando Provinciale che ha consentito di trarre in arresto, in esecuzione di numerose ordinanze cautelari, dal gennaio 2015 fino ad oggi, complessivamente oltre 60 persone per i reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, porto e detenzione illegale di armi, e di fare piena luce su alcuni omicidi avvenuti tra il 2006 ed 2011, disarticolando definitivamente il gruppo dei fratelli Nizza.

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