Il Comune fa la conta dei danni subiti in occasione della recente eccezionale emergenza meteo. Ad andarci di mezzo anche i ruderi del castello medievale e la tettoia dell’area archeologica, che hanno registrato significativi cedimenti. Informati tutti gli organi competenti affinché si dichiari lo stato di calamità per ottenere i relativi risarcimenti
Oltre che i francavillesi “contemporanei”, le intense precipitazioni nevose dei giorni scorsi hanno “infastidito” anche il glorioso passato della cittadina dell’Alcantara. Sotto il peso della spessa coltre bianca si sono infatti registrati i cedimenti di un pezzo dei ruderi del castello medievale e della tettoia a custodia dell’area degli scavi archeologici. Detti crolli sono stati ufficialmente comunicati dal sindaco Lino Monea alla Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Messina.
Si spera che, per l’occasione, le autorità competenti si decidano finalmente ad avviare una seria riflessione, auspicabilmente seguita da fatti concreti, sulla necessità di mettere in sicurezza e consolidare il simbolo per eccellenza di Francavilla di Sicilia, ossia quel po’ che resta dell’antico maniero (in realtà avamposto del più sontuoso ed ancora in buono stato di conservazione castello di Castiglione di Sicilia), il cui progressivo sgretolamento costituisce anche una seria minaccia per i tanti residenti nelle abitazioni ubicate nei sottostanti quartieri Matrice e Rullaro, che potrebbero da un momento all’altro vedersi piombare sulla testa dei poderosi macigni (al riguardo, nei mesi scorsi, è stato anche aperto un apposito e partecipatissimo gruppo Facebook denominato “Salviamo i ruderi del Castello di Francavilla di Sicilia”).
«Oltre che alla Soprintendenza – sottolinea il sindaco Monea – i danni subiti a seguito della recente eccezionale nevicata dai nostri concittadini, ed in particolare dagli agricoltori e dagli allevatori, li abbiamo prontamente comunicati anche all’Ispettorato Provinciale per l’Agricoltura affinché la nostra comunità possa ottenere la dichiarazione dello stato di calamità ed i conseguenti risarcimenti.
«Intanto non mi stanco di ringraziare tutti coloro (assessori, dipendenti comunali e semplici cittadini) che, in quelle tormentatissime giornate, si sono generosamente messi a disposizione della comunità locale per alleviarne i disagi e riportare il paese alla normalità. Preziosi, in particolare, si sono rivelati gli interventi dei volontari della locale associazione di Protezione Civile “Guardia Nazionale”, guidata dal presidente Salvatore Sabato.
«Per il resto, qualche aiuto ci è giunto dai mezzi spazzaneve inviatici dall’Anas e, soprattutto, dalle ditte private cui abbiamo affidato l’incarico di rendere in qualche modo percorribili le principali strade del centro urbano. Probabilmente, se fossero ancora esistite le tanto “vituperate” Province Regionali, soppresse nei mesi scorsi per essere sostituite dalle cosiddette “Città Metropolitane”, avremmo potuto beneficiare di qualche aiuto in più.
«E non si creda – sottolinea il primo cittadino francavillese – che altri Comuni, anche non molto distanti dal nostro, sono tornati alla normalità prima di noi. Inoltre, chi se la prende con la nostra “sgangherata” azienda elettrica comunale sappia che al cadere della neve la luce è mancata anche in paesi serviti dal “colosso” Enel.
«Una particolare attenzione, infine, l’abbiamo riservata alla popolazione scolastica, autorizzando la ripresa delle lezioni solo al completo cessare dell’emergenza e, date le temperature oltremodo rigide, lasciando accesi i termosifoni delle aule anche durante le ore serali e notturne in maniera tale che, all’indomani, gli alunni potessero trovare ambienti adeguatamente riscaldati».
Rodolfo Amodeo
FOTO: il sindaco Lino Monea con sullo sfondo un panoramica di Francavilla innevata; nelle altre immagini i volontari dell’associazione di Protezione Civile “Guardia Nazionale” durante i loro interventi in occasione della recente nevicata, ed in particolare mentre spargono il sale “scioglineve” e mentre liberano la rampa d’accesso agli uffici dell’Asl di Via Roma