Confconsumatori Sicilia scende in campo in difesa dell’ospedale di Giarre mettendo in atto tre iniziative. La prima è stata lanciata lunedì durante una conferenza stampa tenutasi nella sede dell’associazione.
E’una petizione on line, sul sito www.change.org, indirizzata al presidente Crocetta, all’assessore alla sanità Gucciardi e al ministro alla sanità Lorenzin ove si chiede che non sia chiuso l’ospedale di Giarre.
La sottoscrizione è stata lanciata dal presidente del Confconsumatori Sicilia, avv. Carmelo Calì, a conclusione della conferenza stampa.
Sono invitati a sottoscriverla tutti i cittadini del distretto socio-sanitario ma anche chi è andato a vivere altrove (clicca e firma la sottoscrizione sottoscrizione per l’Ospedale di Giarre).
Confconsumatori sta anche inviando una lettera aperta a tutti i deputati regionali (clicca e leggi la lettera-aperta-ai-deputati) in cui chiede loro di dichiarare se sono pro o contro la riapertura dell’ospedale; se sono a favore dovranno esplicitare cosa intendono fare, se sono contro, dovranno spiegare i motivi.
Avranno 3 giorni di tempo per rispondere, il silenzio sarà interpretato come a favore della chiusura. I risultati saranno resi pubblici.
Confconsumatori chiederà, inoltre, al ministero della Salute di esprimere parere contrario alla rimodulazione della rete ospedaliera, nella parte riguardante l’ospedale di Giarre. L’associazione valuterà anche se in tutta la vicenda ospedale di Giarre vi siano i presupposti per un esposto alla Procura.
“Adesso bisogna uscire allo scoperto e dichiararsi, non é più il tempo delle vuote promesse nelle segrete stanze del potere propinate in questi anni – dichiara l’avv. Carmelo Calì -. Ogni parlamentare dovrà dire chiaramente e pubblicamente se è favorevole o no alla riapertura dell’Ospedale, e quali iniziative intende intraprendere. E coloro che non risponderanno li riterremo contrari.
Questo piano, che cancella solo un Ospedale sembra rispondere più alle logiche della politica che alla tutela del diritto alla salute dei cittadini. E se qualcuno ha pensato di spartirsi a tavolino questo diritto noi ci opporremo a questa Yalta della sanità siciliana”.