L’acese Gabriella Calì, sposa, madre, nonna e donna colta bensì affetta da molti anni di retinite pigmentosa dal lontano 1996 ha messo nel suo ricco carnet, racconti, romanzi e un volume con cinque favole.

E l’associazione Costarelli nata per vivacizzare il centro storico di Acireale e per promuovere dibattiti e attività varie ha messo a disposizione della scrittrice Calì (nella foto a destra) e della cultura il proprio salone di incontri per una serata viva e vitale e aprire nuovi orizzonti.

Relatrici d’eccezione ben tre donne che hanno messo l’anima in un serrato confronto di analisi critico-letterarie sulle due più recenti opere della scrittrice acese: “Sette storie per 7 giorni” e “Toby e i suoi amici”, editi entrambi da Prova d’Autore.

Laura Rizzo, di origine napoletana, avvocato, scrittrice e saggista, autrice di “Che donna la Sicilia” presentato nel 1990 anche ad Acireale, e di un saggio di letteratura italiana sugli scrittori etnei dal titolo “Nel segno dell’Etna”. Rosa Paola Maiolo, giovane catanese, socia del Gruppo Convergenze, docente di lettere e critica letteraria. Giulia Sottile, catanese non ancora ventiquattrenne, psicologa,  presidente del Gruppo Convergenze, poeta, autrice di saggi sui problemi delle adozioni e di un libro di racconti.

Serata viva e vitale, dicevamo in premessa, aperta dal saluto del presidente dell’associazione Costarelli, avv. Mario Di Prima, che ha brevemente accennato agli scopi statutari del suo sodalizio e sottolineato il piacere di ospitare un confronto di così alto valore culturale.

La parola è quindi passata a Laura Rizzo che con semplicità e profondità di linguaggio si è soffermata  su “Toby e i suoi amici”, racconti agrodolci di animali, mettendo in evidenza la capacità di stile e sinteticità della Calì nel presentare ai ragazzi, ma anche agli adulti, il mondo della natura e degli animali. Volume che secondo la Rizzo ha il merito di informare ed educare al bene, al rispetto dell’altro, perchè è un libro “apòlogo”, un racconto caratterizzato da un fervido senso allegorico e morale, come in passato hanno fatto autori illustri con le loro favole.

La Maiolo, invece, si è soffermata sul romanzo “Sette storie per 7 giorni” facendo risaltare la scrittura semplice, veloce ma incisiva dell’autrice che nel racconto inserisce ben altri sette racconti, imitando il Boccaccio nel suo Decamerone.

L’intervento di Rosa Paola Maiolo, poi, si è spostato non tanto sui contenuti delle sette storie del romanzo quanto sul personaggio chiave che dà all’autrice la possibilità di creare “un racconto nel racconto”: Andrew De Falco. Ricco rampollo di una famiglia americana avvezzo ad una esistenza piena di egoismo, agi e successi, interrotta dalla fine della sua storia matrimoniale e da un incidente automobilistico che lo priverà del bene della vista.

Situazione che ad una certa età porterà Andrew alla liberazione dal suo “io” per aprirsi al prossimo, dando così speranza alla sua vita (catarsi) ed a quella dei suoi simili meno fortunati.

La giovanissima Giulia Sottile ha aggiunto ancora qualcosa sul romanzo da considerare sulla linea letteraria del “Mille e una notte” e del “Decamerone”, e qualcosa scaturente dalla sua chiave di lettura di psicologa  sull’agire e stato d’animo di Andrew Del Falco e dei setti giovani autori invitati dal maturo americano nella sua “Villa dei Pavoni” sul lago Berin. Intervento interessante che ha ancora meglio messo in evidenza la creatività e la profonda cultura della scrittrice Gabriella Calì .

La serata è stata chiusa, dopo un mini dibattito, dall’intervento commosso dell’autrice per l’interesse riservato ai suoi lavori e alla sua persona, e da Mario Grasso, consulente della casa editrice Prova d’Autore.

Camillo De Martino   

Nella foto di copertina il tavolo della presidenza. Da sinistra: Mario Grasso, Giulia Sottile, Laura Rizzo, Gabriella Calì, Rosa Paola Maiolo, Mario Di Prima.