Aci Castello: dopo 20 anni eletto il primo presidente della Consulta Giovanile -
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Aci Castello: dopo 20 anni eletto il primo presidente della Consulta Giovanile

Aci Castello: dopo 20 anni eletto il primo presidente della Consulta Giovanile

Dopo vent’anni, ad Aci Castello, è stato eletto democraticamente il primo presidente della Consulta Giovanile, il musicista Graziano D’Urso, 26 anni.

I tempi della politica del Palazzo in antitesi con i tempi reali della società civile. Un sistema, che sente la necessità di impedire o rallentare la partecipazione democratica sancita dalla Costituzione nata dalla Resistenza.

Ma i giovani di Aci Castello non si sono piegati a questa logica reazionaria, ed hanno sancito il loro diritto ad esistere.

Dichiara D’Urso: “Per la prima volta, in quasi vent’anni dalla creazione di una delle più antiche Consulte di Sicilia, è stato eletto democraticamente il suo Presidente, la carica che può convocare l’organo in qualsiasi giorno ed in qualsiasi luogo. Ho l’onore di guidare il primo mandato dopo la revisione dello Statuto (ad opera della Delibera Consiliare n.62 del 2016), eletto assieme a due validissimi vicepresidente e segretario, gli appena sedicenni Antonio Finocchiaro e Giovanni D’Urso (nella foto di copertina, al centro il presidente ndr), ai quali vanno i miei più sinceri complimenti ed auguri di buon lavoro.

Questo neo eletto ufficio di presidenza che si riunisce ogni settimana ha già discusso l’opportunità di riunire la consulta ogni mese (per programmare ed allestire un’attività culturale diversa ad ogni incontro) ed il Forum Giovanile almeno tre volte l’anno; inoltre intende confermare la partecipazione attiva del nostro organo alla Rete Etnea delle Consulte Giovanili, e seguire l’indirizzo invalso negli ultimi anni di procedere verso il cammino del rinnovamento e dell’aggiornamento della Consulta.

La revisione dello Statuto, l’opera più importante del nostro precedente mandato non è stata una passeggiata: tre anni di staffette, ping-pong, correzioni, riscritture, protocolli e compromessi, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Il deficit democratico dell’Ufficio di Presidenza è stato colmato, l’età per partecipare estesa, e la funzionalità della nostra carta fondamentale migliorata. Sono altri gli aspetti che lasciano l’amaro in bocca: una clausola dello statuto (aggiunta dal Consiglio comunale) specifica che l’Assessore – e cito letteralmente il testo – “può denegare l’iscrizione all’O.d.G. di materie non di competenza della Consulta”, come se la Consulta (organo che si limita ad esprimere pareri e proporre iniziative) abbia degli “argomenti tabù” e sia sottoposta a censura!

Oppure che nello statuto sia stata aggiunta la regola secondo cui sono membri di diritto dell’organo, oltre che all’Assessore al ramo, anche il presidente della commissione consiliare competente in politiche giovanili, come se i ragazzi della consulta avessero la necessità di una irrinunciabile supervisione!

O ancora, cosa più importante, che non esiste una sede dove la Consulta possa sentirsi a casa propria: gli uffici comunali (messi a disposizione su richiesta scritta) sono aperti solo in determinati giorni ed orari (non sempre conciliabili con le disponibilità di un gruppo di giovani studenti), e Villa Fortuna (oltretutto unico edificio ad Aci Trezza, bene inserito nell’elenco dei beni comunali alienabili) in vista di una Consulta composta in massima parte da associazioni trezzote, è accessibile solo su domanda formalmente proposta, protocollata e, se possibile, accolta, un iter burocratico da dover ripetere ogni volta con tanto di sottoscrizione di responsabilità per la fornitura (momentanea) delle chiavi.

Tutto questo non è per noi un freno: i giovani della consulta intendono lavorare sodo per riattivare questo organo, dimostrare la validità delle risorse di cui dispongono (in termini di idee, personalità, organizzazione, spirito, inventiva e creatività), e dare parola nel consiglio comunale alle associazioni, agli studenti ed ai giovani tutti del nostro Comune.

Ringraziamo per questo l’assessore al ramo dott.ssa Gisella Patané per l’aiuto fornito in questi anni per tutto il lavoro della Consulta, e invece chiediamo al Sindaco la giusta considerazione, visto che ora (come per tutto il mandato appena terminato), al rinnovo della Consulta, il nostro primo cittadino è stato assente.

In qualità di Presidente dichiaro la mia massima disponibilità a tutte le associazioni del Comune di Aci Castello, apertura al dialogo ed al confronto per qualsiasi argomento ed iniziativa, e ringrazio quanti di coloro hanno sostenuto l’indirizzo del cambiamento (e direi miglioramento) delle regole del nostro Statuto e la mia elezione a guida dell’organo dei giovani di Aci Castello”.

Orazio Vasta

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