I “Liberi Consorzi” sono un argomento di attualità che, col passare del tempo e l’avvicinarsi delle scadenze previste dalla legge, coinvolge sempre più le varie “piazze”. Riposto è uno di quei Comuni dove il dibattito è sicuramente “infuocato”. Ed a tal proposito riceviamo e pubblichiamo una nota dell’avv. Carmelo D’Urso che commenta o, per meglio dire, risponde ad un intervento del sindaco di Riposto, dott. Enzo Caragliano (leggi l’articolo con l’intervento del sindaco Liberi Consorzi, il sindaco Caragliano risponde a D’Urso). Una precisazione, però, adesso è d’obbligo. Siamo stati nel tempo sempre aperti agli interventi di chi a vario titolo ha voluto e vuole contribuire con il proprio apporto alla crescita del territorio. Ed è proprio per questo motivo che intendiamo, adesso, chiudere una polemica che sta assumendo i contorni di un battibecco sterile che nulla ha a che vedere con il ruolo propositivo che un media dovrebbe avere e che rischia, soprattutto, di annoiare il lettore. Ma non solo. Cogliamo così anche l’occasione per sollecitare i “contendenti” a canalizzare le loro energie ed intelligenze per trovare una linea di condotta che porti ad un dibattito serio che possa, in un prossimo futuro, determinare scelte consapevoli che riguardano il futuro della loro città. Non ce ne vogliano le parti ma non possiamo non registrare il malumore di tanti cittadini che, giustamente, pretendono di più. Anche noi faremo il nostro e per questo tra qualche ora sarà on line uno Speciale Liberi Consorzi che speriamo possa fornire quante più informazioni possibile sia ai nostri lettori che ai nostri amministratori sperando così di offrire diversi spunti di riflessione che, se sviluppati, potranno condurre a scelte ponderate nell’interesse del bene comune delle nostre comunità.
G.D.G.
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Al sig. Direttore
del Gazzettinonline
Illustre sig. Direttore,
il Gazzettinonline ha pubblicato una lettera del sindaco di Riposto dott. Vincenzo Caragliano, qualificandola risposta alla mia precedente nota.
È buona regola, quando si polemizza, attenersi rigorosamente ai fatti e non attribuire all’interlocutore dichiarazioni da questi mai rese. Non so in quale giornale o sito informatico io abbia tacciato il sindaco di Riposto di creare allarmismo e di fare terrorismo mediatico.
Con la mia nota ho replicato ad un articolo sui liberi consorzi pubblicato dal Gazzettinonline, confutando tutte le affermazioni a me relative, e ho colto l’occasione per qualificare autentica balla il convincimento che nel consorzio con capofila Gela possano confluire comuni facenti parte del libero consorzio di Catania diversi da quelli dell’area calatina. Non sapevo allora che il padre della balla fosse il sindaco di Riposto. Questi, con la sua replica, difende il suo punto di vista e cita a sostegno di esso quanto sostenuto da numerose associazioni gelesi, per le quali il comune di Gela dovrebbe uscire dal libero Consorzio di Caltanissetta ed emigrare verso Catania. Non si legge altro nell’articolo pubblicato sul quotidiano regionale citato dal dott. Caragliano, sicché non è dato sapere sulla base di quanto scritto se si guarda al libero consorzio di Catania nella sua interezza o solo all’area del calatino.
Al fine di sgombrare il campo da qualsiasi equivoco è sufficiente avere riguardo alla carta geografica dei luoghi. Allo stato l’area del calatino, situata a sud della provincia di Catania, confina a nord solo con i territori di Belpasso e di Paternò, che fanno parte dell’Area metropolitana.
Delle due l’una: o Belpasso e Paternò usciranno dall’Area metropolitana per dare vita ad un libero consorzio, che, in tal caso, non può non comprendere Bronte, o resteranno nell’area metropolitana. Nell’uno e nell’altro caso non ci sarebbe continuità territoriale tra l’area del calatino prossima a Gela e la parte del libero consorzio di Catania situata a nord dell’area metropolitana, comprendente, tra gli altri, i comuni di Acireale, Giarre e Riposto. È così dimostrato che l’ipotesi paventata dal sindaco di Riposto è del tutto fuori della realtà. Se il dott. Caragliano vuole difendere la sua proposta di libero consorzio, lo faccia con argomenti di natura diversa, non mettendo avanti il pericolo di ipotesi alternative di impossibile realizzazione. Anche dopo l’intervento del dott. Caragliano confermo quanto da me scritto sull’opinione criticata. Balla era prima di tale intervento e balla resta dopo, con buona pace di tutti coloro che o non hanno visto la carta geografica o non l’hanno saputa leggere.
La ringrazio per l’ospitalità e porgo deferenti ossequi.
Riposto, 19 maggio 2014.
Carmelo D’Urso
consigliere comunale