Operazione Bingo, al via interrogatori di garanzia -
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Operazione Bingo, al via interrogatori di garanzia

Operazione Bingo, al via interrogatori di garanzia

Ci sono due pentiti dietro l’operazione Bingo che ieri ha portato in carcere 8 persone presunte componenti di un gruppo criminale capeggiato – secondo l’accusa –  da Alessandro Liotta (clicca e leggi Giarre crocevia dello spaccio: operazione antidroga dei carabinieri. Otto arresti NOMI FOTO VIDEO).

Si tratta di Giuseppe Liotta e Alessio Baglione che avrebbero ottenuto informazioni di prima mano, avendo avuto contatti in passato con lo stesso Alessandro Liotta e con uno degli arrestati, quel Tiziano Russo nel cui garage i carabinieri, nel marzo del 2014, al termine di una complessa attività tecnica di intercettazione, hanno scoperto un deposito di marijuana, oltre 20 chili di erba, pronta per lo spaccio.

Droga che, come avrebbe confermato lo stesso Tiziano Russo, rivelandolo ad uno dei pentiti, era nella disponibilità di Alessandro Liotta, quello che, secondo i carabinieri, sarebbe stato il vero e unico promotore delle attività illecite di smercio di marijuana e cocaina.   La complessa attività investigativa, protrattasi sino al 2015, ha consentito di definire la struttura del gruppo criminale, i ruoli e il sistema con cui gestiva l’attività di img_6873spaccio, individuando anche le modalità di approvvigionamento, custodia e cessione della droga, la cassa comune e i depositi a cui attingere quotidianamente.
L’indagine dei carabinieri ha poi confermato che il quartiere popolare Jungo, teatro di innumerevoli  controlli interforze, era la vera piazza dello spaccio di sostanze stupefacenti.   Attività illecita che avveniva a qualunque ora del giorno, cosi come hanno confermato le immagini di una telecamera dei carabinieri che hanno immortalato i pusher mentre cedevano le dosi ai clienti che si presentavano, a piedi o in auto.

Intanto già da ieri sono iniziati i primi interrogatori di garanzia dinanzi al Gip Giuliana  Sammartino. Alla presenza del proprio legale Claudio Grassi nel carcere di piazza Lanza a Catania hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, due degli otto arrestati, Tiziano Russo e Giuseppe Biondi.  Questa mattina, invece, assistito dall’avvocato difensore Enzo Iofrida si è svolto l’interrogatorio di Alessandro Liotta. Anche lui si è avvalso della facoltà di non rispondere.  Una linea a quanto pare adottata un pò da tutti gli otto arrestati negli interrogatori di garanzia dinanzi al Gip Sammartino.

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