Le equipe mediche dell’ospedale Garibaldi Nesima di Catania che assistono la bimba di 10 mesi rimasta gravemente ferita nel crollo della palazzina di via Crispi (clicca e leggi Catania, crolla una palazzina: un morto e quattro feriti tra cui bimba di 10 mesi. Procura apre inchiesta) hanno previsto per oggi l’attivazione di “una finestra dal punto di vista neurologico” per potere “valutare ulteriori percorsi diagnostici”. La piccola “rimane intubata, ma ha ripreso una respirazione e una motilità spontanee”.
Un’evoluzione che “conforta” i medici, che restano prudenti in attesa di “valutare i postumi dell’incidente”. Dal punto di vista neurochirurgico la bambina è considerata “assolutamente stabile: la disamina delle immagini neurologiche – spiegano i medici – non mostra in atto alcuna indicazione di un intervento neurochirurgico, che riteniamo possibile, ma non significativamente probabile”. Il rischio maggiore, in questo momento, è che “la piccola paziente, ma è un’ipotesi di poca consistenza, possa sviluppare un ematoma infracranico che richiederebbe un intervento di neurochirurgia di drenaggio”.
Nella palazzina, finite le operazioni di soccorso, sono in corso accertamenti da parte di tecnici dei vigili del fuoco specializzati in questo tipo di disastri. La loro relazione sarà inserita agli atti dell’inchiesta che ha aperto il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, per disastro colposo, delegando le indagini alla polizia di Stato.