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Acireale, il Consiglio comunale approva la riscossione unificata dei tributi

Acireale, il Consiglio comunale approva la riscossione unificata dei tributi

Ad Acireale le tasse su acqua, gas e rifiuti saranno tutte unificate e suddivise in dodici rate e comparando più banche dati, sarà più facile per l’Ente capire chi evade.

Il Consiglio comunale di Acireale ieri sera ha approvato la proposta dell’Amministrazione che prevede la riscossione unificata dei tributi. Su 26 consiglieri presenti al momento della votazione sono stati 16 i favorevoli, otto i contrari, due gli astenuti. La Riscossione Unificata dei Servizi, (acqua, gas e rifiuti), è la gestione centralizzata delle entrate comunali, indispensabile per monitorare il processo di riscossione e di rendicontazione e per facilitare i cittadini, che così mensilmente avranno una sola scadenza.

Verrà realizzata l’Anagrafe unica delle entrate, un unico sistema informatico per la gestione anagrafica di tutti i contribuenti, delle unità immobiliari e dei dati catastali, un Portale delle Entrate per fornire servizi online di elevata qualità, lo Sportello Unico delle Entrate con l’obiettivo di realizzare un sistema di informazione attraverso l’attivazione di call center per fornire consulenza ed assistenza ai cittadini.

Con l’emendamento che prevede l’istituzione del fondo di solidarietà, presentato dai consiglieri comunali Andrea Quattrocchi, Sabrina Renna e Orazio Frizzi, sarà istituito il fondo di solidarietà pari all’1% annuo della Tari, per salvaguardare le fasce deboli. I beneficiari saranno scelti da un elenco che sarà formulato dal settore Solidarietà Sociale.

Con l’emendamento che prevede l’istituzione del baratto amministrativo, presentato dai consiglieri Mariella Bonanno, Giuseppe Ferlito e Teresa Privitera, sarà possibile per i cittadini in stato di indingenza adempiere alle proprie obbligazioni attraverso forme di cittadinanza attiva finalizzati alla cura e alla rigenerazione di beni comuni urbani.

A introdurre la proposta della Giunta in aula consiliare è stato il sindaco Roberto Barbagallo: «E’ un atto fondamentale. Il Comune di Acireale pecca nella riscossione, sulla Tari nell’anno ci fermiamo al 50%. Con la riscossione unificata vogliamo riorganizzare e regolamentare i processi di riscossione delle entrate comunali e al contempo agevolare i cittadini nel pagamento e migliorare i servizi erogati alla cittadinanza. I cittadini avranno tutto a portata di mano, con un unico sistema informativo informatico. Ogni cittadino potrà avere un proprio cassetto fiscale, attraverso l’informatizzazione del sistema potrà accedere al portale da casa propria e attraverso il portale verificare la propria situazione e i tributi a suo carico. E’ un regolamento semplice per migliorare il processo di riscossione, tutelare gli onesti, perché se paghiamo tutti paghiamo meno, scovare chi si nasconde, e abbattere l’evasione, senza per questo non dare attenzione dovuta alle fasce deboli con il fondo di solidarietà e il baratto amministrativo».

Le ragioni alla base dell’atto dell’Amministrazione Barbagallo sono state illustrate all’aula dal consulente economico, Salvo Nicotra: «Il faro che deve orientarci è il cambiamento del sistema di contabilità. Siamo passati alla contabilità armonizzata. L’influenza dei residui attivi e passivi sull’esercizio finanziario è finita, per cui l’equilibrio simultaneo tra entrate e uscite è presupposto fondamentale per l’Ente. Il Comune deve riscuotere il più possibile nell’esercizio corrente affinché i flussi di cassa tra entrate e uscite siano allineati. L’armonizzazione contabile significa che gli accertamenti per recuperare i versamenti non effettuati devono essere simultanei, sennò il Comune va in default.

La percentuale di morosità in termini di competenza, ovvero quello che in un anno non si incassa da quanto previsto in banca dati, è pari al 50%.  Significa che il Comune anticipa per il servizio dei rifiuti, tra 5 e 6 milioni di euro l’anno,  somme che vengono anticipate per pagare con regolarità la ditta che gestisce il servizio. Sui servizi di acqua e gas la riscossione è del 92%. Il sistema di riscossione unificata non è finalizzato solo a colpire i soggetti morosi o evasori, ma punta ad allineare i flussi guardando al 92 di riscossione dei servizi di acqua e gas dalla Sogip.

Suddividendo i pagamenti in 12 rate, nell’ ipotesi migliore, sfruttando la domiciliazione bancaria l’introito sarà simultaneo, ci sarà un unico flusso e l’ottimizzazione del sistema e non è previsto l’affidamento a terzi dell’attività coattiva, – ha chiarito Nicotra-. Il Comune con la Tari è al centro tra la società che eroga il servizio e il cittadino. La norma dice che il Comune non può guadagnare un euro, né può sborsare un euro. Il risparmio in termini di Tari avviene se si estende la platea dei contribuenti. Comparando più banche dati, sarà più facile capire chi è celato.

Là dove i crediti diventano inesigibili costituiscono costo della tariffazione per l’anno successivo. Nel 2017 abbiamo un costo tari di 9 milioni di euro, ma se raccolgo un milioni di crediti inesigibili questo deve essere sommato al piano Tari dell’esercizio successivo e quindi la ridistribuzione per i soggetti che pagano sarà più alta e se non lo facciamo incorriamo in un danno erariale. Con questo sistema si procede quindi ad un notevole abbassamento della tariffa, ad un rispetto assoluto di chi paga regolarmente, ad un contenimento della spesa per il cittadino che non può pagare».

 

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